Città del Vaticano , 12 March, 2018 / 3:00 PM
In un rapporto pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede sono stati resi noti i progetti della Colletta Pro Terra Sancta per il 2018, una donazione speciale della Santa Sede. La colletta avviene durante il Venerdì Santo, ed è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai luoghi santi. È lo strumento voluto dai Papi per testimoniare in maniera concreta il legame tra i cristiani del mondo e i Luoghi Santi.
Quali sono le attività portate avanti dalla Custodia di Terra Santa attraverso la colletta? Quella di custodire i Luoghi Santi, favorire la presenza cristiana, fare attività di solidarietà e mantenere strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali. Beneficiano della Colletta i territori di Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia e Iran.
Si legge in una lettera del Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, firmata nel mercoledì delle Ceneri, che “Non possiamo dimenticare le migliaia di famiglie, tra cui bambini e giovani, scappati dalla violenza della guerra in Siria e Iraq, molti dei quali in età scolare, che si appellano alla nostra generosità per riprendere la vita scolastica e così poter sognare un futuro migliore. Un ricordo particolare, in questo momento, va alla piccola comunità cristiana del Medio Oriente che continua a sostenere la fede tra gli sfollati in Iraq e Siria, o tra i rifugiati in Giordania e Libano assistiti dai loro pastori, religiosi e volontari dei vari Paesi. I volti di queste persone ci interrogano sul senso di essere cristiani, le loro vite provate ci ispirano”.
Qualche cifra del rapporto presentato: nel 2017 le offerte pervenute sono state circa 1.423.251,78 Euro. La Congregazione quest’anno ha riservato particolare attenzione alle necessità in Iraq e Siria, contribuendo alle opere di ristrutturazione di case, scuole, ospedali e chiese distrutte. Per il resto “la Custodia di Terra Santa da secoli s’impegna nella conservazione e la rivitalizzazione dei luoghi santi del cristianesimo nella Terra di Gesù e in tutto il Medio Oriente. Tra i vari obiettivi della missione francescana, si ricordano il sostegno e lo sviluppo della minoranza cristiana che vi abita, la conservazione e valorizzazione di aree archeologiche e santuari, l’intervento nei casi di emergenza, la liturgia nei luoghi di culto, le opere apostoliche e l’assistenza ai pellegrini”, come si legge nel rapporto. Tra questi ricordiamo quest'anno il restauro delle meraviglie dei dipinti di angeli bizantini nella Basilica della Natività a Betlemme e la tomba del Cristo Risorto.
Per l’assistenza ai pellegrini c’è la realizzazione del Terra Sancta Museum: “un moderno centro museale per la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e culturale cristiano di Terra Santa. Nell’area di circa 2500m2 saranno compresi: il Museo archeologico: “I luoghi della Bibbia in Palestina” (Convento della Flagellazione). Conclusa la prima fase dei lavori (museo multimediale), in corso la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari nei locali da adibire a museo archeologico. Il Museo multimediale: “Gerusalemme e Santo Sepolcro” (Christian Information Center). Completati i lavori edili, in corso la progettazione degli allestimenti interni. Museo Storico: “La Custodia francescana di Terra Santa” (San Salvatore): in corso l’attività del comitato scientifico di profilo internazionale, costituito per definire le linee guida per la riqualificazione ed il restauro dei locali destinati al museo.
Per le famiglie, a Nazareth è stato avviato un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale dove, oltre alla Cappella e alcuni locali per uso sociale, si prevede la costruzione di 80 appartamenti da destinare alle giovani famiglie.
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