Roma , 06 June, 2016 / 4:00 PM
Una mostra nel cuore di Roma che racconta il tema principale a cui è dedicato il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco: “LA MISERICORDIA NELL’ARTE. Itinerario Giubilare tra i Capolavori dei grandi Artisti Italiani” presso i Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sale Terrene, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e ideata e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Il tema della Misericordia, proprio perché costituisce il cuore del pensiero cristiano, è stato oggetto di tante opere d’arte, da dipinti a sculture, da miniature a incisioni, che raffigurano da una parte la Madonna della Misericordia, cioè la Vergine che accoglie con il mantello il popolo cristiano, come una madre che protegge, difende e aiuta la propria prole, e dall’altra le Opere di Misericordia Corporali, che Cristo enuncia e che il buon cristiano deve compiere.
La mostra dunque espone varie testimonianze artistiche dedicate al tema della Misericordia, suddividendo il percorso in due sezioni: “La Madonna della Misericordia” e “Le Sette Opere di Misericordia Corporali”.
Nella prima sezione, un piccolo nucleo di dipinti testimonia la grande diffusione che il soggetto ebbe; si segnalano: un dipinto del Trecento attribuito a Taddeo di Bartolo della Pinacoteca Nazionale di Siena, una tavola di Raffaello Botticini della Pinacoteca Nazionale di Bologna, uno stendardo processionale di Niccolò Alunno proveniente dalla Pinacoteca Comunale di Assisi, una tavola dei primi del Cinquecento di Cola da Orte del Museo d’Arte Sacra di Orte, una tela di Jacopo Zanguidi detto Il Bertoja della Galleria Nazionale di Parma, un dipinto di Vincenzo Tamagni proveniente dal Museo Civico e Diocesano di Montalcino.
Nella seconda parte della mostra, invece, sono presentati i dipinti e le sculture che illustrano le varie opere misericordiose, tra cui: un bassorilievo di Pietro Bernini del Museo Nazionale di San Martino di Napoli, la Carità Romana di Guido Reni delle Gallerie degli Uffizi e di Bartolomeo Manfredi della Galleria Palatina di Palazzo Pitti di Firenze, l’Elemosina di Bartolomeo Schedoni del Museo di Capodimonte, un dipinto di Pierre Subleyras del Museo di Roma, il Buon Samaritano di Mattia Preti proveniente da Cosenza, un manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la Deposizione di Sisto Badalocchio della Galleria Borghese e di Francesco Manno proveniente da Palazzo Chigi di Ariccia.
I due grandi capolavori di Piero della Francesca e di Caravaggio, per la delicatezza e l’importanza delle opere, sono documentati attraverso pannelli didattici.
Il cardinale Pietro Parolin, segretario dello Stato Vaticano, intervenuto all’inaugurazione della Mostra nei Musei Capitolini di Roma ha commentato: “La misericordia è il cuore del Vangelo e la comunità cristiana nel corso dei secoli ha voluto rendere omaggio a questo dono divino e lo ha fatto, tra l’altro, attraverso la realizzazione di capolavori d'arte”. “Capolavori – ha aggiunto il segretario di Stato - che parlano da soli e sono un autentico connubio tra arte, storia e fede. Questi artisti hanno saputo mostrare la misericordia incarnata nella realtà quotidiana, rendendo tangibile a ogni sorta di persona, a qualunque estrazione sociale appartenga, che la misericordia non è solo un concetto astratto, ma si rende visibile nelle opere compiute per carità. Il capolavoro di Piero della Francesca, il Polittico della Misericordia, o quello di Caravaggio, conosciuto come le Sette opere di misericordia rispondono a questo inespresso bisogno dell'uomo di vedere e di toccare con mano le verità della fede”.
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