"Nemmeno i piovaschi gelati che di tanto in tanto si rovesciavano dal Monte Contessa, formando pozzanghere livide tra le muraglie affiorate nel corso dello scavo, riuscivano a scoraggiare, in quell’incerto tramonto del sabato 26 ottobre 1991, i primi gruppi di curiosi che cominciavano a salire al Sant’Elia Vecchio.
Sotto chili e chili di massiccio intonaco da muro steso nel secolo XVII e una pesante ridipintura ottocentesca color bronzo si celava un’esile Cristo morente ligneo, databile al sec. XV.
L’invisibile che si rende visibile, il mistero che si manifesta all’uomo e lo trascina nelle sue regioni sterminate: lo abbiamo pensato spesso davanti a molte opere d’arte. Soprattutto davanti le icone, con la loro doppia natura di forme concrete della devozione e della fede e di creazione artistica.
“Se c’è della bellezza è perché Dio è buono e ce la dona”. Papa Francesco lo ha detto a Monsignor Le Gall, in udienza per il 10° anniversario della “Diaconie de la Beauté”.
"De finibus terrae": il nome di questo luogo santo è molto bello e suggestivo, perché riecheggia una delle ultime parole di Gesù ai suoi discepoli.
E’ una bella giornata di metà giugno del 1892 nella campagna marchigiana. Siamo non lontano da Loreto, e a pochi passi da Osimo la città di San Giuseppe da Copertino, un gruppetto di case e una chiesetta vicino alla scuola, e due osterie in un incrocio: Campocavallo
Questo è un viaggio tra le Basiliche più importanti e conosciute d'Italia. Le Basiliche dedicate ai santi più amati in Italia e nel mondo. Per conoscerne la storia, le tradizioni, le curiosità. Tra i numerosissimi luoghi di culto in Italia, le Basiliche che possiamo ammirare nelle varie città italiane , rappresentano preziosi scrigni di arte di notevole importanza. Costituiscono dei veri libri di storia sulla cristianità e sulle numerose vicende ad essa legata.
“I Musei siano aperti a tutti. Se il Papa ha dei musei è proprio per questo! Perché l’arte può essere un veicolo straordinario per raccontare agli uomini e alle donne di tutto il mondo, con semplicità, la buona notizia di Dio che si fa uomo per noi, perché ci vuole bene! Ed è bello, questo!”. E’ sull’esortazione di Papa Francesco che si fonda la realizzazione del nuovo sito web dei Musei Vaticani, da sempre il Museo delle collezioni d’arte dei Pontefici e della Chiesa.
Un’indagine sulla formazione del clero e degli artisti “in vista della committenza di opere d’arte per il culto cristiano”. È l’ambizioso progetto promosso dal dipartimento “Arte e fede” del Pontificio Consiglio della cultura e dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza episcopale italiana.
Una mostra nel cuore di Roma che racconta il tema principale a cui è dedicato il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco: “LA MISERICORDIA NELL’ARTE. Itinerario Giubilare tra i Capolavori dei grandi Artisti Italiani” presso i Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sale Terrene, promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e ideata e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
In occasione del Giubileo straordinario di Papa Francesco, continua l'impegno del Pio Sodalizio dei Piceni e del Cigno Edizioni con l'arte: al Museo di San Salvatore in Lauro undici capolavori dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e altrettanti da alcune collezioni italiane.
Una nuova iniziativa benefica che unisce l’arte, la cultura, la misericordia e la solidarietà. Grandi nomi come quello dell’artista bulgaro Christo Vladimirov Javacheff e la maestosa bellezza dei Musei Vaticani. E poi la volontà di Papa Francesco e la solidarietà verso un paese povero come quello di Bangui, nel centro d’Africa. Si tratta di “Christo’s Box, between art and mercy, a gift for Bangui”, l’evento promosso dalla Segreteria per la Comunicazione dello Stato Vaticano, dai Musei Vaticani con il Centro Televisivo Vaticano e l’Officina della Comunicazione.
Il libro del Guinness dei Primati la definisce come “La più antica campana da torre conosciuta”.
“Questo libro è servito soprattutto a me per capire da dove provengo e il valore prezioso della città dove sono nata e continuo a costruire la vita con la mia famiglia, Matera”.Con queste parole l’autrice e professoressa Maria Pina Rizzi commenta il suo libro “Le Chiese rupestri di Matera. Perle di bellezza e di cultura”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.