Norcia, 27 October, 2017 / 6:00 PM
E’ passato un anno da quel 30 Ottobre. Alle ore 7.41 una violentissima scossa ha colpito il Centro Italia, in particolare le zone di Norcia, Cascia, Preci e le zone limitrofe. La diocesi di Spoleto-Norcia ha organizzato una serie di celebrazioni ed eventi, per non dimenticare.
Tra gli appuntamenti principali da segnalare: domenica 29 ottobre alle 11.00 nella piazza centrale di Norcia, dinanzi alla facciata ingabbiata della Basilica di S. Benedetto, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Papa, celebrerà la Messa portando alla popolazione - ha detto monsignor Boccardo, Arcivescovo della diocesi – “L’affetto e la vicinanza nella preghiera di Papa Francesco”.
Venerdì 27 ottobre alle 18.00 a Norcia, presso il Centro di Comunità Madonna delle Grazie, ci sarà una tavola rotonda dal tema “Norcia e l’Addolorata. Un cammino che continua”. Intervengono: l’Arcivescovo, l’ingegnere Fabio Iambrenghi, il vescovo di Porto-Santa Rufina mons. Gino Reali; la restauratrice Emanuela D’Abbraccio. Sabato 28 ottobre alle ore 21.00 il Vescovo presiederà una Fiaccolata da Piedivalle all’Abbazia di S. Eutizio in Preci. Lunedì 30 alle 7.41, ora della scossa, l’Arcivescovo presiederà intorno alla statua del Santo Patrono d’Europa, sempre in piazza a Norcia, un momento di preghiera per ricordare, ma soprattutto per non dimenticare; alle 11.00 a Cascia, nella basilica di S. Rita, celebrerà invece una Messa di ringraziamento per tutti i volontari e le forze dell’ordine che in questo anno sono accorsi in Valnerina.
“Ad un anno dalla terribile scossa del 30 ottobre dello scorso anno credo sia utile – afferma Giorgio Pallucco direttore della Caritas Diocesana di Spoleto-Norcia e delegato regionale di Caritas Umbria - tracciare un primo bilancio dell’attività svolta a sostegno delle popolazioni terremotate. Siamo stati presenti a Norcia a partire dal 24 agosto 2016 nella frazione di San Pellegrino e, dopo il 30 ottobre, abbiamo allestito un presidio fisso della Caritas presso il complesso Madonna delle Grazie e avviata una presenza anche negli altri centri della Valnerina colpiti dal sisma. Abitando i luoghi della tragedia – prosegue Pallucco - abbiamo condiviso la paura e la fatica della gente, ma anche la tenacia espressa da coloro, e sono stati in tanti, che non hanno mai pensato di abbandonare la loro terra”-
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