Questo Forum “si celebra in un territorio devastato dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale nell’agosto del 2016 e che più di altri ha pagato un prezzo altissimo in numero di vittime. È un segno di speranza il fatto di ritrovarsi proprio ad Amatrice, il cui ricordo è sempre presente al mio cuore, mettendo a tema gli squilibri che devastano la nostra casa comune”. Lo ha detto il Papa nel messaggio inviato al II Forum delle Comunità Laudato si’ che ha luogo oggi ad Amatrice.
Come annunciato dal Cardinale Gualtiero Bassetti in conclusione dell'Assemblea Generale della CEI, ieri il presidente del Consiglio Conte ha incontrato i vertici della Conferenza Episcopale Italiana e i Vescovi delle zone dell'Italia Centrale colpite dal sisma del 2016.
E’ passato un anno da quel 30 Ottobre. Alle ore 7.41 una violentissima scossa ha colpito il Centro Italia, in particolare le zone di Norcia, Cascia, Preci e le zone limitrofe. La diocesi di Spoleto-Norcia ha organizzato una serie di celebrazioni ed eventi, per non dimenticare.
“Nella nostra terra in dicembre improvvisamente fioriscono i mandorli, anche se intorno c’è tutta una natura morta. È la vita che rispunta e questo credo possa essere il simbolo anche di questo momento”. Sono le parole del Cardinale Montenegro, presidente di Caritas Italiana, in occasione dell’inaugurazione del centro polivante Agorà ad Arquata del Tronto. La struttura, che ospita oggi 25 persone, a supporto della comunità locale colpita dal sisma, è stata realizzata grazie ai fondi raccolti da Caritas Italiana e da varie Caritas d’Europa e del mondo.
Amatrice, Accumoli, Arquata e tutta l’Italia piangono le vittime del sisma che esattamente un anno fa devastò l’Italia Centrale. Questa mattina ad Amatrice il Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, ha presieduto una Messa in suffragio delle vittime del terremoto.
Si chiama ‘Oltre il sisma’ ed è il progetto che sta portando il giovane fotografo fanese Matthias Canapini (1992) a camminare sui Monti Sibillini, nei borghi martoriati dal terremoto, tra le comunità dei crateri e nei piccoli paesi ai margini delle zone rosse per documentare “l’umanità ferita dal sisma di agosto ed ottobre, per raccontare che dietro i numeri, le macerie, le cravatte e i bei discorsi c’è Stefano, ci sono Federica, Bruno, Alice e il piccolo Ernesto”. Il fotografo ha iniziato il 24 agosto 2016 ‘il viaggio speciale che mi sta riportando a casa’: “Al terzo giorno ho smesso di fotografare macerie e ho iniziato a raccontare storie, lentamente, immortalando stralci di una umanità resistente e solidale: i piccoli gesti di postini, allevatori, studenti, turisti, operai. Una processione religiosa sull’altopiano di Forca Canapine o il saluto della buonanotte tra Erziana e Assunta, donne sfollate nel borgo di Bolognola”.
Tenere alta l’attenzione sul patrimonio artistico del centro Italia segnato dai danni del terremoto, è l’obiettivo di un’iniziativa milanese, che interpreta anche il desiderio di resurrezione di un intero territorio, a partire dalla valorizzazione delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche. “Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno” è il nuovo progetto di Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi.
“Nell’arte di salire, il successo non sta nel non cadere, ma nel non rimanere caduti”. Papa Francesco cita “la bella canzone che cantano gli alpini” al termine dell’incontro con il presidente Mattarella al Quirinale, quando, prima di andare, incontra i circa 300 bambini che provengono dalle zone colpite dal terremoto.
Dopo sei mesi dal terremoto che ha colpito duramente il maceratese ho provato grande emozione nell’entrare nella basilica di San Nicola, a Tolentino, e vedere pitture ed affreschi che fino a poco tempo fa raccontavano ai pellegrini la storia educativa e misericordiosa della santità cristiana.
La fiaccola benedettina "con il suo fuoco ci rimanda al calore da tutti vissuto in questi mesi grazie alla solidarietà delle persone, dei popoli e delle istituzioni. Il terremoto ci insegna che per stare in piedi dobbiamo sostenerci l’uno con l’altro e questa è l’occasione di celebrare l’amicizia verso chi non ci ha lasciato soli. Ma la fiaccola benedettina è anche il fuoco che brucia e allora da questa piazza auspico che il fuoco bruci le lungaggini burocratiche che rallentano gli interventi e tutto ciò che ostacola la ricostruzione, non soltanto materiale ma anche sociale". Sono le parole pronunciate ieri sera dall'Arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo in occasione della festa di San Benedetto.
I settemila euro che i bambini di Bangui hanno scelto di condividere con i loro fratelli di Norcia, colpiti dal terremoto, sono stati consegnati venerdì mattina, 3 febbraio, nella cornice di una scuola prefabbricata in legno, aperta subito prima di Natale nel paese umbro. Il gesto speciale dei “bambini che regalano ai bambini”.
Una bella notizia per Amatrice, duramente colpita dal terremoto dello scorso 24 agosto, che può nuovamente accogliere parte di quel patrimonio artistico sembrava perduto.
Quale rapporto tra la fede e la bellezza all'interno di un pellegrinaggio religioso? Come mettere insieme i due aspetti ed averne cura? E' il tema delicato su cui si sono misurati il 30 e 31 gennaio qualificati esperti in occasione del XIX convegno teologico-pastorale organizzato dall'Opera Romana Pellegrinaggi con l'Ufficio per l'Arte Sacra e i Beni Culturali del Vicariato di Roma. Non si è potuto non discutere e non parlare quindi della “bellezza ferita”. Quella bellezza di opere d'arte e religiose danneggiata dalle numerose scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia negli ultimi quattro mesi.
Tra il 18 e il 19 gennaio l’Italia centrale è stata colpita nuovamente da un intenso sciame sismico che ha visto molte scosse sopra la magnitudo 5. Il terremoto si è abbattuto, oltre che su zone già colpite nei mesi scorsi anche su zone finora preservate dai movimenti tellurici. Un evento che è arrivato mentre il carico di neve, che è caduta copiosa sugli Appennini, era ai massimi ‘storici’, provocando anche slavine, valanghe oltre che complicare ulteriormente le comunicazioni e la viabilità. La sequenza sismica che ha colpito l’Appennino Centrale su una lunghezza complessiva di oltre 70 km, ha avuto sino ad ora quattro momenti principali di rilascio sismico: il 24 agosto, con l’evento di M6 di Amatrice; il 26 ottobre, con due eventi principali di M5.4 e M5.9 che hanno esteso la sismicità verso nord; il 30 ottobre, con l’evento di M6.5 che ha ribattuto la zona a cavallo degli eventi precedenti; il 18 gennaio, con 4 eventi di magnitudo M5.0-5.5, su una lunghezza di circa 10 km nella parte meridionale della sequenza, nell’area di Montereale, che si ricongiungono alla sismicità aquilana del 2009.
“Il terremoto continua a scuotere le nostre terre e accresce nelle persone la tensione la paura, insieme con l’incertezza del futuro e forse anche lo scoraggiamento. Tutti, nelle diverse zone della nostra Diocesi, abbiamo esperimentato la paura e la precarietà e tanti portano le conseguenze di questi eventi dolorosi. Per questo, sentiamo ancora il bisogno di elevare tutti insieme a Dio onnipotente una preghiera accorata e confidente perché si calmino le forze della natura e sia restituito alle nostre popolazioni un tempo di serenità e di pace”. Così scrive l’Arcivescovo della diocesi Spoleto – Norcia Renato Boccardo in una lettera ai parroci della Diocesi.
"Annuncio con gioia che presto avranno inizio i lavori di restauro del Sacro Tugurio di Assisi grazie alla generosità di un moderno mecenate”. A dare la notizia è padre Gianmarco Arrigoni, parroco del santuario di san Francesco a Rivotorto di Assisi che ha accolto con grande soddisfazione la proposta dell’Associazione culturale “Tota Pulchra” fondata l’8 maggio 2016 da monsignor Jean-Marie Gervais, Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano e membro della Penitenzieria Apostolica.
Il primo consiglio permanente della CEI si apre con il ricordo di quanto accaduto fino a pochi giorni fa nell’Italia Centrale. Così il Cardinale Presidente Angelo Bagnasco ha aperto i lavori della sessione invernale, la prima del 2017.
Gesù annuncia l’arrivo del Regno dei cieli, un “regno non comporta l’instaurazione di un nuovo potere politico, ma il compimento dell’alleanza tra Dio e il suo popolo che inaugurerà una stagione di pace e di giustizia”. Lo ha detto il Papa commentando l’inizio della predicazione di Gesù nel corso dell’Angelus di questa mattina.
La statua di Giovanni Paolo si erge nel mezzo della neve, alla Ienca, mentre tre metri di neve bloccano ogni accesso alle montagne amate dal Papa polacco. E l’immagine del santuario è forse una di quelle più emblematiche che viene dai luoghi del terremoto, che ha colpito la popolazione con violenza inaudita e con una sequenza di cui non si ha memoria.
L'Italia centrale sprofonda nuovamente nell'incubo del terremoto. Dopo le violenti scosse di agosto e di ottobre 2016, oggi la terra è tornata a tremare: 4 scosse in quattro ore superiori a 5 di magnitudo Richter.