Le tre campane della chiesa parrocchiale di S. Pellegrino di Norcia sono tornate a suonare dopo i violenti terremoti del 2016. Fino ad ora erano conservate nel deposito di opere d’arte del Ministero della Cultura a Santo Chiodo di Spoleto. Sono state posizionate in una torre campanaria orizzontale realizzata in legno e posizionata al lato del centro di comunità che ora funge da chiesa.
Le campane della Basilica di San Benedetto da Norcia si trovavano sotto quattro metri di macerie, integre. E' questo il miracolo che ha segnato l'Umbria in queste ultime ore. Il terremoto le aveva disperse, ma le campane della Basilica del santo più importante di Norcia sono state ritrovate e messe in sicurezza.
A Norcia la festa di San Benedetto ha avuto un sapore speciale in questo 2019. Tre anni dopo il terremoto rinasce il monastero die monaci benedettini che era stato rifondato 20 anni fa.
Per l’accensione della fiaccola benedettina si torna all’interno di ciò che resta della basilica di Norcia distrutta dal sisma, nella parte liberata dalle macerie. Si apriranno così le celebrazioni per San Benedetto patrono d’Europa, scandite dal cammino della “Fiaccola Pro pace et Europa”. Norcia, Subiaco, Cassino, Cracovia e Auschwitz saranno i luoghi che ospiteranno le Celebrazioni Benedettine che richiamano le radici spirituali e culturali europee.
“Dopo i terremoti e la conseguente lentezza burocratica potrebbe insinuarsi la tentazione di dire: andiamocene altrove. Invece, è necessario gettare le reti a Norcia e ricominciare da qui”. L’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Monsignor Renato Boccardo incoraggia i fedeli a riprendere in mano la propria vita, dopo il devastante terremoto dell’ottobre 2016. Come hanno fatto le monache benedettine di S. Antonio, tornate dopo quasi tre anni, nella Città di San Benedetto.
“Il terremoto tra il 26 e il 30 ottobre 2016 sconvolse il normale ritmo della vita di queste terre, ricche d’arte, di bellezze paesaggistiche e di tradizioni culturali, che hanno trovato la loro più solida ispirazione nella fede cristiana”. Con queste parole il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha avviato l’omelia nella piazza di San Benedetto a Norcia, dinanzi alla facciata ingabbiata della basilica, crollata, del Santo patrono d’Europa.
“L a nostra esistenza rimane soggetta all’immensità delle forze cosmiche. Ci ricorda soprattutto che il creato – splendido e degno della nostra ammirazione – rimanda al Creatore e che l’essere umano è nelle sue mani, condotto da Lui ad un destino definitivo di salvezza, di pace e di felicità, laddove non vi saranno né i terremoti del suolo né le angosce dell’anima e tutti approderemo alla meta”.
E’ passato un anno da quel 30 Ottobre. Alle ore 7.41 una violentissima scossa ha colpito il Centro Italia, in particolare le zone di Norcia, Cascia, Preci e le zone limitrofe. La diocesi di Spoleto-Norcia ha organizzato una serie di celebrazioni ed eventi, per non dimenticare.
“Questi luoghi devono tornare a nuova vita, lo vogliono con forza gli abitanti che restano nei pressi delle loro case e anche quelli che se ne allontanano soltanto per riprendere forza, e che vogliono tornare per ricominciare la vita di sempre, lenta ma fattiva”. Sono le parole del Cardinale Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenuto all’inaugurazione del Centro di Comunità realizzato da Caritas Italiana e Caritas Nord-Est a Norcia, dopo il terremoto che ha devastato il Centro Italia negli ultimi mesi.
Partiranno domattina in pullmino dal loro hotel nei pressi della stazione Termini, situato in un edificio che fu costruito nell’Ottocento per nascondere alla vista la chiesa del Sacro Cuore di via Marsala, l’ultima opera di don Bosco; e da lì giungeranno a Norcia, per una breve visita alle rovine della Basilica di San Benedetto, distrutta dal sisma. Così, la conferenza dei Presidenti dell’Unione Europea renderà omaggio alle radici dell’Europa, nel sessantesimo del Trattato di Roma.
“Il terremoto continua a scuotere le nostre terre e accresce nelle persone la tensione la paura, insieme con l’incertezza del futuro e forse anche lo scoraggiamento. Tutti, nelle diverse zone della nostra Diocesi, abbiamo esperimentato la paura e la precarietà e tanti portano le conseguenze di questi eventi dolorosi. Per questo, sentiamo ancora il bisogno di elevare tutti insieme a Dio onnipotente una preghiera accorata e confidente perché si calmino le forze della natura e sia restituito alle nostre popolazioni un tempo di serenità e di pace”. Così scrive l’Arcivescovo della diocesi Spoleto – Norcia Renato Boccardo in una lettera ai parroci della Diocesi.
Il comune di Ramsau, in Baviera, scende in campo per aiutare Norcia, devastata dal sisma del 30 ottobre scorso.
“La Bellezza ferita. Norcia, Earth Heart Art Quake. La speranza rinasce dai capolavori della città di San Benedetto”. Questo è il titolo di una mostra molto speciale a Siena, dal 23 dicembre 2016 al 29 ottobre 2017. Un progetto che intende far conoscere la “ferita” che ha colpito la popolazione del territorio e il patrimonio culturale del Centro Italia e sensibilizzare a contributi di restauro e di sostegno alle popolazioni colpite dal sisma. Senza dimenticarlo mai.
Come era già accaduto in occasione del sisma del 24 agosto, Papa Francesco ha inviato a Norcia - uno dei centri più colpiti dal terremoto del 30 ottobre - una squadra di Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano. Tra i loro compiti il recupero di beni artistici all’interno delle chiese crollate e l'accompagnamento delle persone nelle abitazioni lesionate per il recupero degli oggetti personali. Sul posto anche una squadra di restauratori dei Musei Vaticani.
La porta santa della misericordia a Norcia
La città di San Benedetto si sta preparando per le solenni celebrazioni in onore del Santo Patrono d’Europa, quest’anno posticipate al 4 e al 5 aprile per la coincidenza con la Settimana Santa della ricorrenza, solitamente festeggiata il 20 e 21 marzo.