Roma, 22 July, 2017 / 10:00 AM
Piano piano, in questi giorni, le attività nelle varie diocesi italiane rallentano ma non si fermano Continuano, infatti, alcune attività che noi vorremmo seguire per rimarcare una “presenza” sul territorio della Chiesa sempre viva. Oggi, sabato 22 Luglio, l’arcivescovo prelato di Loreto, mons. Giovanni Tonucci, saluterà la diocesi con una celebrazione nella Basilica della Santa Casa alle ore 18.30.
Nela diocesi di Perugia- Città della Pieve, questa settimana, il “Summer media camp” rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni con la passione per i media ecclesiali e non solo, con laboratori full immersion in studio e in redazione e con condivisione di esperienze. Una iniziativa voluta dalla Commissione regionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Umbra su proposta del vescovo delegato, mons. Paolo Giulietti. Si è trattato di un corso formativo con incontri tenuti da professionisti e docenti universitari inerenti a vari ambiti della comunicazione sociale (carta stampata, radio, televisione, Internet, fotografia…) e con visite guidate ai media ecclesiali umbri. Tra i relatori anche don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (Cei). Il “Summer media camp” ha ricevuto il plauso e l’incoraggiamento del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, che ha salutato i giovani partecipanti e gli operatori dei media ecclesiali umbri il 18 luglio, in occasione della “lezione” di don Maffeis che nel corso del suo intervento – riferisce il quotidiano online della Ceu - si è detto convinto che “la forza dei nostri mezzi della comunicazione sociale sono i territori e le parrocchie sono importanti punti di osservazione-ascolto per raccontare la vita delle persone. E’ una vita di affetti e di sofferenze umane e materiali, ma anche di gioie e di speranze. Si tratta – ha spiegato - di vite che vanno raccontate e un giornalista cristiano ha uno sguardo a 360 gradi della realtà e non ha paura a parlare dei problemi del lavoro, che si fa fatica a trovarlo, di povertà e miserie non solo economiche, di sanità, di scuola, di famiglia…”. Occorre, ha ribadito don Maffeis, “dare voce al territorio nella maniera più pulita e affascinante”, perché, “nel tempo di facebook la Chiesa ha qualcosa che altri non hanno, il radicamento sul territorio e dando voce alla sua gente fa davvero la differenza”.
Giovani protagonisti anche a Caltagirone dove è stato presentato il progetto “Lab.Ora – Mille giovani. Servitori del Bene Comune”, iniziativa nazionale promossa dall’Associazione “Laudato Sì”. Ispirato al discorso di Papa Francesco al V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze il 10 novembre del 2015 – “il modo migliore per dialogare è quello di fare qualcosa insieme, di costruire insieme, di fare progetti”, spiegano i promotori e questo è un progetto innovativo e sistemico, volto a offrire un contributo di fraternità e di approfondimento interdisciplinare per un nuovo protagonismo territoriale dei giovani. Il Progetto, in collaborazione con le Conferenze Episcopali Regionali, è già stato realizzato a Vico Equense, per la Campania (dal 30 novembre al 4 dicembre 2016) e a Sestri Levante, per Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria (dal 17 al 21 maggio 2017). Le Regioni prossimamente interessate saranno l’Emilia Romagna e le Marche.
Lo scorso 19 luglio, a Lecce, l’arcivescovo, mons. Michele D’Ambrosio, ha festeggiato i 52 anni di sacerdozio e lo ha fatto in un modo nuovo e originale. Ha, infatti, invitato in Episcopio, i genitori dei sacerdoti della diocesi. “Desidero incontrare - ha scritto in una comunicazione inviata al clero leccese -, per chi ha ancora la fortuna di averli, i vostri papà e le vostre mamme per un momento di preghiera e di dialogo con loro. Dopo li avrò ospiti a tavola con me”. E in serata la concelebrazione eucaristica di ringraziamento con tutti i sacerdoti della diocesi: “Sarò contento - ha scritto nell’invito al clero - di avervi accanto per poter innalzare il rendimento di grazie per il dono ricevuto e con voi condiviso in questi ultimi otto anni del mio ministero in questa Santa Chiesa di Lecce”. Durante l’omelia il presule, dopo aver espresso i sentimenti di gratitudine al Signore per i 52 anni di ministero sacerdotale (di cui 27 da vescovo), ha fatto cenno al futuro che lo attende dopo aver lasciato la diocesi di Lecce: “Ora sto per tornare a ‘Nazareth’, al nascondimento. Il Signore mi ha voluto come luce sul candelabro. Ora finalmente si spegneranno i riflettori”. E ancora: “Sarò sulla santa montagna - scrive l’Arcivescovo - con le braccia alzate anche per voi. Si dilateranno il tempo e lo spazio della mia preghiera e della mia intercessione. La mia sarà una preghiera abitata dai vostri volti, raccontata con i vostri nomi”.
Festa anche nella diocesi di Modena-Nonantola per la nomina, voluta da Papa Francesco, di mons. Giacomo Morandi a Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, elevandolo ad arcivescovo della sede titolare di Cerveteri. “Come diocesi - ha affermato il vescovo, mons. Erio Castellucci - siamo onorati della scelta di papa Francesco, che riconosce in uno dei nostri sacerdoti le qualità e i doni per portare avanti un servizio così delicato e complesso alla Chiesa universale. La data dell'ordinazione non è ancora fissata, ma potrebbe essere alla fine di settembre, mentre il luogo sarà il nostro Duomo”.
A Padova sono aperte le iscrizioni alla 24a edizione della Settimana Biblica promossa dalla diocesi patavina con il patrocino dell’Associazione Biblica Italiana, che si terrà a Villa Immacolata di Torreglia (Pd) dal 21 al 25 agosto 2017. Approfondimento dell’edizione 2017 sarà il libro di Geremia, profeta vissuto secoli prima di Cristo, in solitudine ma illuminato dalla gioia e dall’amore verso Dio. Come di consueto il programma della Settimana Biblica prevede la lettura continua del libro biblico, lo spazio per le relazioni di biblisti ed esperti (Andrea Albertin, Gianni Cappelletto, Flavio Dalla Vecchia, Annalisa De Checchi, Marcello Milani, Andrea Nante, Mirko Pozzobon), i lavori di gruppo gestiti da un animatore - coordinatore; le celebrazioni comunitarie (lodi al mattino ore 7.30, messa o lectio divina la sera, ore 17.30). Ad aprire la settimana, lunedì 21 agosto, sarà il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla che presiederà la celebrazione eucaristica alle ore 8.45, (per info settimanabiblica.diocesipadova@gmail.com).
E sempre a Padova, nei giorni scorsi, il presule ha incontrato il sindaco della città, Sergio Giordani, occasione per “rinnovare una conoscenza personale”, spiega la diocesi e “confrontarsi su alcuni temi che vedono anche la Chiesa di Padova particolarmente impegnata e sensibile, con uno sguardo al futuro”. “Con il sindaco – ha detto mons. Cipolla - abbiamo ragionato sui temi che stanno a cuore alla Chiesa e alla città di Padova. Ho manifestato il mio interesse e anche la preoccupazione per la questione educativa e formativa, soprattutto delle nuove generazioni. I giovani sono il futuro, hanno grandi potenzialità ma manifestano anche grandi disagi. Ho inoltre espresso al sindaco la convinzione che la Chiesa può offrire alla città un significativo contributo sul piano culturale, grazie anche all’apporto della Facoltà teologica triveneta, che proprio a Padova ha la sua sede, ma anche per la presenza di numerosi e qualificati istituti e corsi di formazione, senza dimenticare il valore e la consistenza del patrimonio artistico e culturale, scrigno di storia e tradizioni. Per la Chiesa rimane prioritaria naturalmente l’attenzione ai poveri: una città può dirsi davvero civile se riesce a porsi anche dal punto di vista dei più fragili e indifesi e se è in grado di arginare e stemperare conflitti, paure, insicurezze e chiusure. Infine ritengo importante che la città tutta, nelle sue diverse componenti – e la Chiesa ne è parte – abbia uno sguardo sapiente alle periferie, che oggi più che mai vivono rapide trasformazioni, vedono la convivenza di persone di nazionalità e culture diverse e possono rappresentare delle fucine di intuizioni e nuove prospettive sul piano della convivenza e dell’integrazione. Padova non può perdere questa sua vocazione universale”.
Sul tema delle realtà cittadine è intervenuto anche l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone in occasione della festa del patrono San Vitaliano chiedendo una maggiore attenzione alle periferie della città di Catanzaro dando vita “subito” ad uno sportello aperto 24 ore al giorno per ascoltare i bisogni della gente, realizzare un censimento delle persone indigenti, inserire nel bilancio comunale la voce “aiuti ai poveri”. Domani, domenica 23 luglio festa nella diocesi di Bolzano-Bressanone che celebra San Cristoforo. Per l’occasione il Centro missionario diocesano distribuirà delle crocette colorate realizzate a mano in Ecuador. Le offerte raccolte permetteranno ai missionari, alle suore missionarie e ai laici che ne hanno fatto richiesta, di acquistare veicoli nuovi oppure usati che daranno loro la possibilità di annunciare il Vangelo anche nei luoghi più lontani e dispersi. Lo scorso anno sono stati raccolti 264.357,25 Euro, grazie ai quali – informa la diocesi - sono stati acquistati 15 autovetture, una motocicletta, 4 pulmini e un’ambulanza.
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