Città del Vaticano , 21 November, 2016 / 10:00 AM
L'Anno Santo ha dato l'opportunità di riscoprire il senso di appartenza alla Chiesa e il Concistoro è la fotografia della sua universalità. Sono le parole del Cardinale Dominique Mamberti, per anni "ministro degli Esteri" della Santa Sede, e oggi Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in questa intervista ad Acistampa in occasione del Concistoro di sabato scorso.
Il Concistoro ha dato una immagine dell'universalità della Chiesa, che certamente sta a molto a cuore al Santo Padre: la Chiesa è portata a tutti i popoli della Terra e quindi tutti possono ritrovarsi a casa propria nella Chiesa.
Il Papa parlando proprio in occasione del Concistoro ha tracciato le sfide per i Cardinali di oggi...
Sì, ma penso che al di là dei cardinali siano sfide che si propongono alla Chiesa nel suo insieme e quindi si tratta di cose che sono molto presenti nel magistero del Papa, temi che sono molto presenti nel suo insegnamento.
Abbiamo visto cardinali curiali, residenziali, che arrivano da ogni angolo del mondo. Ciò dimostra la vitalità e la presenza della Chiesa ovunque?
Penso che questa sia una verità che è stata dimostrata ogni giorno. E penso che la dimostrazione sia arrivata soprattutto durante l'Anno Santo della Misericordia perchè abbiamo visto che dappertutto le Porte Sante sono state aperte e dappertutto i fedeli hanno approfittato di questo Anno Santo per ritrovare alle volte il senso di appartenza alla Chiesa e questo ovunque sulla Terra e anche questo è uno dei grandi risultati di questo Giubileo.
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