Ultime Notizie: Le interviste di Acistampa

Il Cardinale Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Vesco: “La Chiesa in Algeria è una Chiesa di servizio”

Il sogno di una visita di Papa Francesco ad Algeri. La responsabilità di essere cardinale in una terra come l’Algeria, dove i cristiani sono una minoranza. Il principio della diaconia come cardine della Chiesa in Algeria. Il cardinale Jean Paul Vesco, arcivescovo di Algeri dal 2021 e prima ancora vescovo di Oran, la diocesi dei martiri di Tibherine, è tra i nuovi porporati creati da Papa Francesco nel concistoro dello scorso 7 dicembre. Domenicano, ha mantenuto il suo abito anche durante il concistoro in cui è stato creato cardinale. La sua è  stata una vocazione tardiva, è di origine francese, ma ormai algerino e immerso fino in fondo nella realtà algerina.  

Il Cardinale Tarcisio Kikuchi / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Kikuchi: “Essere cattolici in Giappone è una scelta”

È arcivescovo di Tokyo dal 2017 e presidente dei Caritas Internationalis dal 2023. Il Cardinale Tarcisius Isao Kikuchi è conosciuto come uomo di azione, tanto che l’arcivesovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i rapporti con gli Stati, nel celebrare la sua creazione a cardinale in un ricevimento all’ambasciata del Giappone presso la Santa Sede il 9 dicembre, ha ricordato di come avesse visto la Caritas locale, da lui guidata, lavorare in maniera armoniosa e operativa.  

Diocesi di Oristano

Verso Papa Francesco in Corsica: “La pietà popolare, una preghiera del cuore fatta azione”

La pietà popolare è quasi “una preghiera con il cuore fatta azione”, dove si trova tutto il rapporto con Dio, che si affianca alla “teologia e alla necessaria riflessione sul mistero di Cristo”. L’arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba Roberto Carboni lo sottolinea in una intervista con ACI Stampa, mentre si prepara ad essere tra i relatori del convegno “La religiosità popolare nel Mediterraneo”, che si terrà ad Ajaccio, in Corsica, dal 14 al 15 dicembre e sarà concluso da Papa Francesco. La religiosità popolare sarà dunque il centro del viaggio di Papa Francesco in Corsica. Ma perché la pietà popolare è un tema sempre attuale, soprattutto in Italia? Perché la Chiesa ne ha tanto bisogno?

il Cardinale Francis Leo, arcivescovo di Toronto / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Leo: “Ripartire da Cristo e proporre con chiarezza il Vangelo”

“Dobbiamo riportare al centro di tutto Gesù”. Il nuovo cardinale canadese Francis Leo ha origini solidamente italiane. È alla guida dell’arcidiocesi di Toronto dal 2022, ha lavorato nella Segreteria di Stato della Santa Sede, è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tutto, per lui, deve essere ricondotto a Cristo. E di fronte ad una Chiesa che forse ha avuto timore di esprimersi negli ultimi anni, la sua richiesta è quella di ritornare a parlare con chiarezza, a riportare al centro il messaggio del Vangelo, senza aver paura della secolarizzazione.  

L'arcivescovo di Parigi Ulrich davanti l'altare in ricostruzione di Notre Dame, immagine da un documentario / Vatican News

Francia, verso la riapertura di Notre Dame. L’arcivescovo di Parigi: “È un rinascimento”

A cinque anni dall’incendio che colpì Parigi e la Francia come un pugno in pieno viso, Notre Dame de Paris, la cattedrale di Parigi, un simbolo dell’unità nazionale, viene riaperta al culto. Tutto è pronto per la celebrazione dell’8 dicembre, quando l’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich riconsegnerà la cattedrale ai parigini. I lavori, in quel momento, non saranno del tutto terminati, ma sarà già visibile una cattedrale rinnovata nei colori, più ariosa, ma tutto sommato sempre lo stesso cuore spirituale della Francia.  

ORP

Suor Rebecca Nazzaro guida l'ORP. I pellegrinaggi più richiesti in Italia sono quelli ai santuari mariani

L'Opera Romana Pellegrinaggi è al servizio di fedeli e pellegrini ormai dal 1933. Da pochi giorni ha una nuova guida, Suor Rebecca Nazzaro. Dunque l'Ufficio per la pastorale del pellegrinaggio del Vicariato di Roma, con questa nuova direzione, sicuramente metterà in campo proposte e idee nuove. ACI Stampa le ha chieste direttamente a Suor Rebecca.

Margaret Karram a colloquio con Papa Francesco durante il Sinodo 2024 / Vatican Media / Focolari

“La pace in Terrasanta passa dalla riconciliazione e il dialogo”

Sono trascorsi dieci anni da quando Margaret Karram è stata coinvolta nell’organizzazione della preghiera per la Pace nei Giardini vaticani voluta da Papa Francesco, che vide la partecipazione dell’allora presidente israeliano Ariel Sharon, di quello palestinese Mahmoud Abbas, del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. Dieci anni dopo, Karram, araba cristiana di Haifa, è presidente del Movimento dei Focolari, e ha partecipato in quella veste a Roma alle due tappe del Sinodo dei vescovi su “Comunione, Missione e Partecipazione”. È una figlia della Terrasanta che guarda gli eventi con preoccupazione e attenzione. E che ha una convinzione: la pace si costruisce nei rapporti personali, passo dopo passo, non basta la politica.  

Una messa celebrata dai sacerdoti aderenti al CPAJ / joongang

Verso la GMG di Seoul, l’impegno per la giustizia di una associazione di sacerdoti

La prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Seoul, di cui è stato rivelato recentemente il tema, includerà come tema anche quello della giustizia e della pace nella società coreana. Un tema che è alla base del lavoro della Catholic Priest Association for Justice, nata in un periodo in cui il movimento per la democrazia in Corea del Sud aveva raggiunto il punto di non ritorno.  

Padre Barta in un momento della conferenza / Diocesi di Oradea

Tra Chiese di Oriente e Chiese di Occidente: il rapporto tra vescovo e sacerdoti

In una relazione densa, padre Cristian Barta, decano della Facoltà di Teologia Greco-Cattolica dell'Università Babeș-Bolyai, ha spiegato “Fraternità e umanità nel rapporto tra vescovi e sacerdoti” durante l’incontro annuale dei Vescovi Orientali, organizzato quest’anno dal Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa (CCEE) ad Oradea, in Romania.  

Padre Bernard Lorent a Maredsous / YouTube

Belgio, l’abate (uscente) di Maredsous verso una missione europea

C’è una abbazia, in Belgio, che è rimasta sullo sfondo del viaggio. È l’Abbazia di Maredsous, benedettina, famosa per il suo grande lavoro culturale, rimasta un baluardo della cultura cattolica in un Belgio sempre più secolarizzato. Il suo abate è Bernard Lorent, ma lo sarà ancora per poco. È stasto nominato presidente dell’Alleanza Intermonasteriale, si sposterà a Parigi per portare a un livello più europeo il lavoro già portato avanti a Maredsous.  

Un ritratto di padre Johan Verschueren, sj / Don Doll, SJ - da https://www.jesuits.global/2019/11/14/new-delegate-for-the-interprovincial-houses-and-works-of-the-society-of-jesus-in-rome-dir/

Chi sono e cosa fanno i gesuiti in Belgio

Andando a Bruxelles, Papa Francesco non va solo nella “capitale dell’Europa”. Va nell’unica città al mondo in cui si trovano tre direzioni dei gesuiti. Una città dai tre volti – quello francofono, quello di lingua neerlandese, quello europeo – dove i gesuiti lavorano su più fronti, anche facendo lobbying nelle istituzioni europee.

Una immagine di padre Jeroom Heyndickx, missionario in Cina e fondatore della Verbiest Foundation / Fides

Papa Francesco in Belgio, e quel legame con la Cina

Tra i membri della società civile invitati a incontrare Papa Francesco a Laachen, nella residenza dei reali del Belgio, ci sarà anche padre Jeroom Heyndrickx. Classe 1931, missionario dinamico, dal 1981 è direttore della cellula della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria in Cina. È stato anche membro della commissione vaticana sulla Cina dal 2008 al 2013, ha visitato la Cina in innumerevoli occasione, ha favorito la venuta di vescovi cinesi sul suolo europeo.  

Il professor Jean Ehret, direttore della Luxembourg School of Religion & Society / LSRS

Verso Papa Francesco in Lussemburgo, la cultura, la fede e le sfide del Paese

Non è un Paese cristiano, e statisticamente i non credenti siano di poco la maggioranza. È un Paese che vive il benessere, ma anche le grandi diseguaglianze sociali. In cui la ricchezza rischia di sviluppare un pragmatismo senza cuore. In cui la fede deve trovare nuovi linguaggi per essere presente.  

Il Cardinale Goh saluta Papa Francesco, St. Francis Retreat Center, Singapore, 13 settembre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Dopo Papa Francesco a Singapore, Cardinale Goh: “La visita ci ha unito”

Una Chiesa che vive tutte le sfide del mondo di oggi, ma che punta a crescere, ad essere viva nella società, a trovare nuovi modi di esprimere la fede. Una Chiesa che si è sentita unita come non mai nel preparare la visita di Papa Francesco nel Paese. Il cardinale William Goh, arcivescovo di Singapore dal 2013, traccia con ACI Stampa un bilancio della visita.  

L'arcivescovo Bettencourt, nunzio in Camerun, con padre Peter Afoukeze, l'ispiratore della mostra "Piantare la pace" / FB José Bettencourt

Camerun, gli auguri di pace dei bambini in mostra in nunziatura

“Secondo l'UNESCO, più di 250 milioni di bambini nel mondo non possono andare a scuola a causa di conflitti e violenza. Secondo la Banca Mondiale, più di 17.500 bambini in Camerun non possono andare a scuola, soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest, del Sud-Ovest e dell'Estremo Nord. Milioni di futuri dei bambini vengono distrutti”. L’arcivescovo José Bettencourt, nunzio apostolico in Camerun, ha introdotto così, in un video, una mostra fotografica nella nunziatura di Yaoundé della fotografa Emily Pinna, intitolata “Piantare la pace”.  

Il cardinale Suharyo saluta Papa Francesco al momento del congedo del Papa dall'Indonesia, aeroporto di Jakarta, 6 settembre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Dopo Papa Francesco in Indonesia, cardinale Suharyo: “La Chiesa Cattolica è viva”

Figura chiave del dialogo interreligioso nel Paese, punto di contatto con il governo, autorevole al punto che si decise, nel 2019, di eleggerlo una terza volta presidente della Conferenza Episcopale di Indonesia alla regola dei due anni di mandato perché in quel periodo si stavano discutendo i crimini del passato regime e c’era bisogno di un personaggio di indubbio valore, il Cardinale Ignatius Suharyo Hardjatmodjo guarda ora al futuro dopo la visita del Papa.  

L'ambasciatore Marek Lisánsky con Papa Francesco / Ambasciata di Slovacchia presso la Santa Sede

Sei anni accreditato presso la diplomazia più visionaria del mondo

Quella della Santa Sede è una diplomazia “visionaria”, in grado di comprendere in anteprima i problemi del mondo. E per questo, il primo compito dell’ambasciatore presso la Santa Sede è quello di saper ascoltare, cercando di entrare in quella particolare visione del mondo che permette alla diplomazia pontificia di non guardare nell’immediato, ma in prospettiva. Parola di Marek Lisánsky, ambasciatore di Slovacchia presso la Santa Sede.  

VG / ACI Stampa

"Santa Rita entra ancora oggi nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo"

Cascia è sempre un piccolo meraviglioso mondo che parla al cuore di tutti. Parla della santità di Rita, la Santa dei casi impossibili che lì è nata e cresciuta. In quel monastero, in Umbria, è rimasta per oltre quaranta anni, fino alla sua morte. ACI Stampa ha chiesto a Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia, in che modo ancora quel santuario parli di lei e dei suoi prodigi.

Papa Francesco e i vescovi e il clero ungherese al termine dell'udienza del 25 aprile 2024, Aula Paolo VI / Vatican Media

Cardinale Erdő, l’Ungheria come nazione ponte

Non un ruolo politico, ma un ruolo di vicinanza umana che può aiutare i legami nella regione, può essere un contributo per la pace, può aiutare nel dialogo ecumenico: il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom – Budapest, tratteggia così il ruolo della Chiesa ungherese.  

Il teologo Piero Coda durante una conferenza stampa in Sala Stampa della Santa Sede / Daniel Ibanez / ACI Group

Il teologo Coda: “Sinodalità e gerarchia non sono in competizione”

Mettersi in ascolto prima di tutto. Comprendere che sinodalità e gerarchia non sono in competizione, ma due realtà che in qualche modo si compensano e si aiutano. Lavorare sulla collaborazione e sul dialogo, e non sulla polarizzazione. Il teologo Piero Coda spiega così il senso della Chiesa sinodale voluta da Papa Francesco.