Mosca, 29 September, 2023 / 10:00 AM
I cattolici in Russia sono chiamati ad una “missione creativa”, specialmente in questi “tempi difficili”, perché è sbagliato restare semplicemente in un “atteggiamento di attesa verso il mondo estero”. L’arcivescovo Paolo Pezzi della Gran Madre di Dio di Mosca e il suo ausiliare Nikolaj Dubinin hanno inviato, lo scorso 12 settembre, una lettera pastorale ai credenti della loro diocesi e di tutta la Russia.
Sullo sfondo, c’è la situazione difficile di essere cattolici in un Paese a maggioranza ortodosso. Un Paese, tra l’altro, in guerra, dove la Chiesa ortodossa prende posizioni politiche forti e dove i cattolici, minoranza, rischiano di essere marginalizzati o messi sotto attacco per la loro neutralità riguardo la guerra o altre situazioni che colpiscono la società russa.
Tutto questo, ovviamente, non è esplicitato nella lettera pastorale, che piuttosto è una chiamata ai fedeli a scuotersi e a vivere cristianamente e con coraggio anche in una realtà difficile.
L’arcivescovo Pezzi e il vescovo Dubinin esortano i credenti ad affrontare la realtà e testimoniare la propria fede attraverso le azioni e nella loro comunità, senza attendere che si creino circostanze favorevoli.
Vero, dicono i presuli che guidano la grande arcidiocesi che tocca i territori di Mosca e San Pietroburgo, si vive “un sentimento di impotenza” e una “perdita di speranza”, ma è importante non lasciarsi sopraffare da queste sensazioni negative, dare rinnovata attenzione al messaggio di Gesù Cristo e così pensare a nuove iniziative.
"Non possiamo risolvere il 'problema dei rifugiati', non possiamo creare la pace, ma possiamo avvicinarci concretamente alle persone e trasmettere loro la nostra pace interiore, se ce l'abbiamo", scrivono i due presuli.
I due ricordano che i cattolici sono numericamente piccoli nel Paese, una stima di meno di un milione, ma anche i cristiani erano in minoranza all’inizio del cristianesimo. Eppure, si è sempre trattato di “formare piccole comunità che santifichino il mondo che le circonda, non solo con una nuova dottrina, ma anche con uno stile di vita che attiri le persone a Cristo”.
L’arcivescovo Pezzi ha anche annunciato la sua partecipazione al prossimo sinodo dei vescovi a Roma insieme a Oksana Pimenova, che da tempo è impegnata nel lavoro giovanile della diocesi, e che è membro votante del Sinodo, parte del gruppo di 70 laici, religiosi ed ecclesiastici che Papa Francesco ha selezionato come membri del Sinodo sulla base di suggerimenti provenienti da diversi continenti.
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