La guerra in Ucraina ha avuto un impatto anche sui cattolici che vivono in Russia, una piccola minoranza nel Paese. I quali però hanno risposto alle difficoltà causate dalla situazione con voglia di costruire, di ripartire, con nuovo slancio. Con spirito cristiano si potrebbe dire. E l’arcivescovo Paolo Pezzi, che guida l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio che copre i territori di Mosca e San Pietroburgo non ha dubbi nell’indicare nel senso del perdono il più grande contributo che la Chiesa cattolica in Russia può dare all’Europa oggi.
I cattolici in Russia sono chiamati ad una “missione creativa”, specialmente in questi “tempi difficili”, perché è sbagliato restare semplicemente in un “atteggiamento di attesa verso il mondo estero”. L’arcivescovo Paolo Pezzi della Gran Madre di Dio di Mosca e il suo ausiliare Nikolaj Dubinin hanno inviato, lo scorso 12 settembre, una lettera pastorale ai credenti della loro diocesi e di tutta la Russia.
Non è il primo vescovo nato in territorio russo, ma è il primo vescovo russo della storia: Nikolaj Dubinin, francescano conventuale, è stato ordinato vescovo lo scorso 4 ottobre come ausiliare dell’arcidiocesi della Gran Madre di Dio, che comprende un vasto territorio intorno a Mosca e include anche la “capitale del Nord” San Pietroburgo e l’exclave baltica di Kaliningrad. È anche la prima volta che l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio ha un vescovo ausiliare.
“Nulla ci vieta di sognare il Papa a Mosca”. L’arcivescovo Paolo Pezzi, che guida l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio a Mosca, è prudente, non prende posizione su un possibile viaggio di Papa Francesco nella Federazione Russa.
Non ci sono ostacoli per un viaggio del Papa in Russia. Ma magari i tempi sono più maturi per un incontro tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato di Mosca in un territorio che non sia né Roma né Mosca. Se ne parla da tempo, e lo conferma l’arcivescovo Paolo Pezzi, che dal 2007 guida l’arcidiocesi di Mosca. Che racconta ad Aci Stampa anche un po’ dello stato del dialogo tra cattolici e ortodossi in Russia.