Dachau, 29 November, 2021 / 2:00 PM
Tito Brandsma è stato un giornalista e rettore dell'Università di Nimega in Olanda, ma prima e soprattutto è stato un carmelitano, innamorato della propria vocazione.
Raccontare la vita, spirituale e pubblica, del futuro santo è davvero importante. Chi visse con lui ne ricorderà sempre la gioia, la serenità e quel suo spendersi per gli altri che, in lui, è primario e speciale. Pur ricomprendo incarichi delicati ed istituzionali non ha esitato ad opporsi al Nazismo nella sua nazione, subendo l’arresto e la morte.
Nel corso della dura detenzione moltissime lettere raccontano la sua vita e quel modo tutto suo di intendere quel periodo di segregazione come un momento di vivere una maggior unione con il Cristo.
L'ultimo gesto compiuto racconta il suo cuore: prima di morire dona il proprio rosario ad una delle infermiere. Ucciso a seguito di un iniezione letale, spira con il sorriso sulle labbra desiderando quel Tutto che nel carmelitano è Dio.
Studioso della spiritualità del proprio Ordine ed innamorato degli scritti spirituali di Santa Teresa di Avila e Giovanni della Croce, ha speso la sua vita per il vangelo e per Cristo, morendo nel campo di concentramento di Dachau in quel lontano 26 luglio 1942.
Il 25 novembre scorso Papa Francesco ha autorizzato la canonizzazione del beato, a seguito della guarigione inspiegabile di un religioso carmelitano.
Il fatto: il 9 marzo 2004 ad un sacerdote carmelitano viene diagnosticato un “melanoma nodulare maligno” al livello anatomico IV. La situazione è particolarmente, compromessa.
Immediatamente il religioso si affida all'intercessione del beato Tito Brandsma, in quanto un professore all'epoca degli studi teologici lo aveva conosciuto diffondendone il culto fra i giovani professi. La preghiera e l'intercessione del beato sono stati veramente inspiegabili.
Una reliquia è posta sulle parti malate. Ad essa seguì un intenso periodo di preghiera, sia personale che comunitaria, per implorare l'intercessione del carmelitano per il dono della guarigione.
Il 30 luglio 2004 il religioso e parroco a Palm Beach (Stati Uniti) è stato operato e la malattia è scomparsa.
Tito Brandsma, dopo una vita dedicata a Dio ed al suo Popolo, ha dato l'esistenza per il prossimo, continuando dal cielo a spandere quelle rose di grazie che la spiritualità carmelitana contempla per il bene della anime che si affidano a questo straordinario carmelitano innamorato dell'Assoluto.
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