Città del Vaticano , mercoledì, 14. ottobre, 2015 18:30 (ACI Stampa).
I padri sinodali si sono riuniti di nuovo nelle congregazioni generali, per ascoltare i rapporti dei 13 circoli minori sulla seconda parte dell’Instrumentum Laboris. Ma hanno già cominciato a discutere della terza parte del documento che fa da base alla discussione sinodale, tanto che – dopo la lettura delle relazioni – ci sono stati altri 14 interventi sulla terza parte del Sinodo, continuando una discussione che era già cominciata lo scorso fine settimana.
Papa Francesco non ha partecipato alla sessione della mattina, impegnato prima in un incontro e poi in udienza generale. Leggendo i 13 rapporti, si nota che pressoché tutti i gruppi linguistici hanno puntato il dito su temi simili: la richiesta di un documento magisteriale sulla famiglia (il circolo Gallicus B e il Circolo Italicus B); la richiesta di una maggiore specificazione teologica sulla famiglia e di maggiori riferimenti nelle scritture (presente pressoché in tutti i rapporti, in particolare nel Circolo Ibericus A); l’ipotesi di una sostanziale riscrittura della seconda parte del documento di lavoro (fatta sia dal gruppo Gallicus C che dal gruppo Anglicus B). In generale, tutti chiedono più chiarezza nella terminologia utilizzata, temi più condensati, e la proposizione dei valori positivi della famiglia, e non solo delle criticità.
Ci sono anche altri temi a latere, come quello della gradualità dell’approccio evangelico, portato avanti dal gruppo Germanicus. Una diversità di approcci che si rispecchia nel briefing quotidiano, che presenta i cardinali Philippe Ouedraogo di Ouagadougou (Burkina Faso), Vincent Nichols di Westminster (Inghilterra) e Ruben Salazar Gomez di Bogotà (Colombia).
I tre hanno mostrato una certa sintonia nel cercare una autentica cattolicità. Il dibattito si è concentrato soprattutto sul metodo del sinodo. Il Cardinal Nichols ha sottolineato che ci sono molti punti di vista comuni da parte dei gruppi riguardo l’Instrumentum Laboris, un documento che “ha complicato le cose, perché combina due tipi di fonti… in parte il documento non è logico. La maggior parte dei gruppi ha detto che l’Instrumentum Laboris deve essere ristrutturato e deve avere una maggiore base teologica.”
Di certo, sottolinea il Cardinal Nichols, le discussioni non sono in fase di stallo, anzi, c’è molta creatività. E poi, aggiunge il Cardinal Salazar Gomez, “il sinodo non è un luogo dove contrapporre teorie, ideologie. Si deve guardare il volto di Cristo.” E il Cardinal Ouedraogo sottolinea che “tutte queste categorizzazioni, i conservatori, i progressisti… come diceva Giovanni Paolo II, il Vangelo non cambia, è la nostra comprensione che può cambiare.”