Tallinn, 05 October, 2018 / 9:00 AM
“Nulla ci vieta di sognare il Papa a Mosca”. L’arcivescovo Paolo Pezzi, che guida l’arcidiocesi della Gran Madre di Dio a Mosca, è prudente, non prende posizione su un possibile viaggio di Papa Francesco nella Federazione Russa.
A settembre 2015 aveva detto che i tempi erano maturi per un incontro tra Papa Francesco e Kirill in campo neutro, e questo avvenne a Cuba nel febbraio 2016. Oggi, ha una posizione moderatamente prudente, mentre nel mondo ortodosso infuria un dibattito che coinvolge il Patriarcato di Mosca.
ACI Stampa lo ha incontrato a Tallinn, durante la preghiera ecumenica di Papa Francesco con i giovani lo scorso 25 settembre.
Eccellenza, come mai partecipa all’incontro ecumenico di Tallinn?
Ho seguito con tutti i nostri pellegrini la visita di Papa Francesco in Lituania, Lettonia ed Estonia. Ci tocca in particolare questo incontro ecumenico con i giovani, perché l’incontro tra le Chiese è per noi pane quotidiano.
E cosa possono fare i cattolici di Russia, in questo momento cruciale per il dialogo ecumenico, mentre uno scisma sembra minacciare lo stesso mondo ortodosso?
Io credo che noi possiamo dare una testimonianza pacata e umile della necessità che tutti noi abbiamo di ritornare a Cristo.
Sono ora maturi i tempi per una visita di Papa Francesco a Mosca?
Io credo che ogni giorno che passa diventano sempre più maturi, e nulla vieta a noi di sognare e desiderare che prima o poi questo viaggio possa avvenire.
Si era parlato anche di un incontro ecumenico tra il Patriarca Kirill e il Papa in Finlandia, in “campo neutro”, come si direbbe in un gergo sportivo. Poi questo incontro è avvenuto a Cuba. Ci sono possibilità di un altro tipo di incontro del genere, magari in una località come Helsinki?
Questo non saprei. L’incontro ha avuto luogo appunto a Cuba, e io non sono a conoscenza che ci siano delle intenzioni per rinnovare questo incontro. Ad ogni modo, io non so tutto.
Dopo la visita del Cardinale Pietro Parolin in Russia, le cose sono cambiate per voi cattolici?
Direi che dopo l’incontro di Papa Francesco con il Patriarca Kirill a Cuba e successivamente la visita del Cardinale Segretario di Stato in Russia c’è una maggiore famigliarità tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica. Ed è in questa famigliarità che ci sono i cambiamenti maggiori più rilevanti.
Quanto è stata importante la traslazione delle reliquie di San Nicola a Mosca a San Pietroburgo lo scorso anno?
La traslazione delle reliquie ha influito perché hanno richiamato alla venerazione delle reliquie dei santi come un segno, come possibilità di testimoniare la propria fede.
Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica
Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.
La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!
La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Donazione a CNA