Città del Vaticano , 16 September, 2018 / 12:15 AM
“Il Signore vuole che i suoi discepoli di ieri e di oggi instaurino con Lui una relazione personale, e così lo accolgano al centro della loro vita”. E’ questo il cuore dell’Angelus odierno di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Il Papa ha voluto donare anche a tutti i presenti un piccolo crocefisso.
Il Pontefice parte dalla domanda contenuta nel Vangelo odierno: “Chi è Gesù? Ma questa volta è Gesù stesso che la pone ai discepoli, aiutandoli gradualmente ad affrontare l’interrogativo di fondo sulla sua identità”.
“Gesù, oggi – commenta il Papa - rivolge questa richiesta così diretta e confidenziale a ciascuno di noi: Chi sono io per te? Ognuno è chiamato a rispondere, nel proprio cuore, lasciandosi illuminare dalla luce che il Padre ci dà per conoscere il suo Figlio Gesù. E può accadere anche a noi, come a Pietro, di affermare con entusiasmo: Tu sei il Cristo”.
Ma “la professione di fede in Gesù Cristo non può fermarsi alle parole, ma chiede di essere autenticata da scelte e gesti concreti, da una vita improntata all’amore di Dio e del prossimo”. Per questo Gesù vuole che “ognuno prenda la sua croce”.
Al termine della preghiera mariana dell’Angelus, a tutti i fedeli presenti in Piazza San Pietro viene distribuito- a pochi giorni dal ricordo liturgico della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce - un “Crocefisso”, dono di Papa Francesco. A diffondere la notizia è un comunicato dell’Elemosineria Apostolica. Papa Francesco lo presenta: “Oggi, due giorni dopo la Festa della Santa Croce, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza un crocifisso. Il crocifisso è il segno dell’amore di Dio, che in Gesù ha dato la vita per noi. Vi invito ad accogliere questo dono e a portarlo nelle vostre case, nella camera dei vostri bambini, o dei nonni… Non è un oggetto ornamentale, ma un segno religioso per contemplare e pregare. Non si paga nulla, è un dono del Papa! Ringrazio le suore, i poveri e i profughi che adesso distribuiranno questo dono, piccolo, ma prezioso!”
Il crocifisso in metallo argentato, confezionato in una busta trasparente, è accompagnato da un cartoncino che riporta in tre lingue una frase di Papa Francesco pronunciata nel corso della Via Crucis della Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile (26 luglio 2013): “Nella Croce di Cristo c’è tutto l’amore di Dio, c’è la sua immensa misericordia”.
Saranno ancora una volta i poveri, i senzatetto e i profughi, insieme a molti volontari e religiosi, a donare i 40.000 crocifissi ai fedeli che hanno recitato l’Angelus insieme al Papa.
Al termine della distribuzione, ai volontari e ai bisognosi – saranno oltre 300 - verrà offerto un tramezzino e una bevanda da parte di Papa Francesco.
Francesco dopo la preghiera dell'Angelus ha anche ricordato con affetto la giornata trascorsa ieri in Sicilia: " Ringrazio di cuore le autorità civili ed ecclesiastiche e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione della visita. Ringrazio il bravo pilota dell’elicottero e ringrazio i due vescovi per il loro eccellente servizio pastorale. Tutto il meraviglioso popolo della bellissima terra di sicilia! L’esempio di Don puglisi continui ad illuminare tutti noi perché l’amore è più forte dell’odio!”.
In occasione del Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la famiglia che si svolge da Scafati a Pompei, patrocinato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e il Forum delle Associazioni Familiari, Papa Francesco ha voluto far arrivare un suo messaggio, firmato dal Cardinale Segretario di Stato Parolin. “È confortante – commenta il Pontefice - vedere famiglie che mostrano la bellezza e la gioia dell’amore. Il nostro mondo ha un grande bisogno di questa testimonianza! Famiglie che non nascondono il loro volto, anche quando la loro fede è provata dal dolore”.
“Il Santo Padre, al contempo – conclude il messaggio - incoraggia tutte le famiglie presenti e quelle che si uniranno spiritualmente al Pellegrinaggio a perseguire sempre l’ideale grande della santità familiare, perché ogni casa diventi scuola del Vangelo della famiglia, scuola di fedeltà e di sincerità, scuola di pace e di perdono, scuola di ascolto e di riconciliazione, scuola di comunione e di solidarietà”.
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