Città del Vaticano , 09 July, 2018 / 12:30 AM
Il Cardinale Baltazar Porras, arcivescovo di Merida, è nominato amministratore apostolico di Caracas ad nutum Sanctae Sedis, ovvero fino a quando la Santa Sede non disporrà altrimenti. Il Cardinale Jorge Urosa Savino lascia così l’incarico di arcivescovo di Caracas, che ricopriva dal 2005.
Anche il Cardinale Urosa Savino era stato per due anni amministratore apostolico dell’arcidiocesi, prima di diventarne ufficialmente arcivescovo nel 2005 e poi essere creato cardinale da Papa Benedetto XVI nel Concistoro del 24 marzo 2006.
Il Cardinale Urosa Savino aveva presentato la rinuncia lo scorso 28 agosto, al momento del compimento del 75esimo anno di età. La sua rinuncia è stata accettata mentre i vescovi del Venezuela sono riuniti nella loro Assemblea Plenaria, in un momento ancora difficile per il Paese.
All’ordine del giorno dei vescovi venezuelani, la lettera pastorale che sarà pubblicata nei prossimi giorni in vista della visita ad limina, che è prevista dal 4 al 17 settembre prossimo; e un altro testo che sarà pubblicato il prossimo mercoledì.
Il Cardinale Urosa Savino si è distinto in questi ultimi anni come uno dei più grandi ed esposti critici del regime di Nicolas Maduro. Lo scorso 1 giugno, il Cardinale, intervenendo in una conferenza stampa organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre e l’Associazione “Venezuela la piccola Venezia” ha denunciato le responsabilità del governo nella “gravissima crisi in atto”, sottolineando che “già nel 2010 avevo affermato che il sistema politico totalitario marxista che l’attuale amministrazione ha imposto avrebbe portato alla rovina il nostro Paese e così è stato”.
Prende il suo posto il Cardinale Balthazar Porras, arcivescovo di Merida. Creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 19 novembre 2016, il Cardinale Porras è conosciuto come voce forte, ma più moderata del Cardinale Urosa Savino, nell’opporsi al regime Maduro.
Più volte Papa Francesco ha fatto appelli per il Venezuela, l’ultima durante l’Angelus del 20 maggio al termine del quale ha annunciato il concistoro del 28 giugno, mentre parlamentari dell’opposizione hanno anche visitato a più riprese la Segreteria di Stato vaticana per informare il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e già nunzio in Venezuela, della situazione.
La nomina di un amministratore apostolico sembra essere una scelta di prudenza, un ponte gettato verso il futuro in un momento in cui la situazione in Venezuela, sebbene apparentemente lontana dai riflettori, è comunque molto critica.
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