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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, alla società serve il carburante spirituale dell'amore per l'altro

“Il lavoro sta al cuore della vocazione stessa data da Dio all’uomo, di prolungare la sua azione creatrice e realizzare, attraverso la sua libera iniziativa e il suo giudizio, un dominio sulle altre creature che si traduca non in asservimento dispotico, ma in armonia e rispetto”.

Il Papa lo ha detto ai partecipanti al Convegno nazionale della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, che si svolge a Roma fono a sabato.

Papa Francesco ha ricordato che la Chiesa guarda “con preoccupazione alla condizione attuale dell’umanità e del creato, che portano impressi in profondità i segni del peccato, segni di inimicizia, di egoismo, di cieco privilegio di sé. Quante persone ancora rimangono escluse dal progresso economico. Quanti nostri fratelli soffrono perché schiacciati da violenza e guerre, o per il degrado dell’ambiente naturale. Quanti, ancora, sono oppressi per la marginalità in cui vengono relegati, e patiscono per la carenza di prospettive positive per il futuro, e quindi di speranza”!

Non si può rimanere passivi dice il Papa e la “speranza in un futuro migliore passa sempre dalla propria attività e intraprendenza, quindi dal proprio lavoro, e mai solamente dai mezzi materiali di cui si dispone. Non vi è infatti alcuna sicurezza economica, né alcuna forma di assistenzialismo, che possa assicurare pienezza di vita e realizzazione personale. Non si può essere felici senza la possibilità di offrire il proprio contributo, piccolo o grande che sia, alla costruzione del bene comune. Ogni persona può dare il suo apporto – anzi deve darlo! – così da non diventare passiva, o sentirsi estranea alla vita sociale”.

La società si deve fondare sul lavoro e deve promuoverlo e c’è un rapporto stretto con la custodia del Creato.

C’è poi un tema etico: “Rinnovare il lavoro in senso etico significa infatti rinnovare tutta la società, bandendo la frode e la menzogna, che avvelenano il mercato, la convivenza civile e la vita stessa delle persone, soprattutto dei più deboli”.

Serve per questo un “carburante spirituale” – il quale, a differenza di quelli fossili, non si esaurisce ma si moltiplica con l’uso – che è l’amore per il prossimo.

Il manuale dice il Papa è nelle Beatitudini e “ci mostrino che la santità non riguarda solo lo spirito, ma anche i piedi, per andare verso i fratelli, e le mani, per condividere con loro. Insegnino a noi e al nostro mondo a non diffidare o lasciare in balìa delle onde chi lascia la sua terra affamato di pane e di giustizia; ci portino a non vivere del superfluo, a spenderci per la promozione di tutti, a chinarci con compassione sui più deboli. Senza la comoda illusione che, dalla ricca tavola di pochi, possa “piovere” automaticamente il benessere per tutti questo non è vero".

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