“Il lavoro sta al cuore della vocazione stessa data da Dio all’uomo, di prolungare la sua azione creatrice e realizzare, attraverso la sua libera iniziativa e il suo giudizio, un dominio sulle altre creature che si traduca non in asservimento dispotico, ma in armonia e rispetto”.
La disoccupazione è “una vera e propria piaga sociale, in quanto priva i giovani di un elemento essenziale per la loro realizzazione e il mondo economico dell’apporto delle sue forze più fresche”. Un paradosso, perché “il mondo del lavoro dovrebbe essere in attesa di giovani preparati e desiderosi di impegnarsi e di emergere. Al contrario, il messaggio che in questi anni essi hanno spesso ricevuto è che di loro non c’è bisogno”. “E questo è il sintomo di una disfunzione grave, che non si può attribuire soltanto a cause di livello globale e internazionale”.