Città del Vaticano , 24 February, 2018 / 2:20 PM
Il Papa ha ricevuto stamane nel Palazzo Apostolico in forma privata i familiari di Asia Bibi, la donna pakistana cattolica, condannata a morte nel 2010 da un tribunale del Pakistan per blasfemia. Insieme a loro Francesco ha incontrato anche Rebecca, una ragazza nigeriana vittima di Boko Haram.
Il caso di Asia Bibi ha suscitato una vasta eco internazionale.
La condanna a morte è stata confermata nel 2014, ma un anno dopo la Corte Suprema del Pakistan ha sospeso l’esecuzione della sentenza.
I familiari di Asia Bibi avevano già incontrato Papa Francesco, nell’aprile 2015. Il Pontefice li aveva accolti, salutati e incoraggiati.
Il caso di Asia Bibi era stato affrontato anche da Benedetto XVI. Il Papa - poco dopo la condanna morte emessa nei confronti della donna - aveva lanciato un appello per lei durante l’udienza generale del 17 novembre 2010 chiedendo che le fosse restituita la piena libertà.
“La testimonianza di Rebecca e quella di Asia Bibi rappresentano un modello per una società che oggi ha sempre più paura del dolore. Sono due martiri", ha detto il Papa nel corso dell’incontro secondo quanto riferito da Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Presenti all’incontro anche il presidente e il direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro. “Grazie per il vostro lavoro, fate bene!”, ha detto il Papa commentando l’evento che questa sera vedrà illuminato di rosso il Colosseo in ricordo dei martiri cristiani.
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