Lima, 20 January, 2018 / 9:00 AM
In quasi tutti i suoi viaggi apostolici internazionali, Papa Francesco ha sempre incontrato i gesuiti del Paese che lo stava ospitando. E così è stato anche in questa occasione. Il Pontefice - come ha fatto anche recentemente in Cile - ieri sera ha voluto parlare in forma privata con i suoi confratelli peruviani.
Papa Francesco è un membro della Compagnia di Gesù: è entrato nel noviziato di Villa Devoto nel 1958 e ha emesso i voti perpetui nel 1973. Per sei anni è stato Superiore Provinciale in Argentina.
Ieri sera, nella Chiesa di San Pedro a Lima, il Papa ha dunque incontrato un gruppo di gesuiti peruviani. A loro il Pontefice ha donato una croce in argento, realizzata nel 1981 dall’orafo italiano Antonio Vedele, che rappresenta al suo interno le varie stazioni della Via Crucis. L'orafo ha anche disegnato la croce pettorale che Papa Francesco indossa dal 1998.
Recentemente il Papa ha avuto colloqui informali con i suoi confratelli in Bangladesh e Myanmar in occasione del suo viaggio apostolico nel novembre scorso. Un incontro con i gesuiti non è mancato nemmeno durante il viaggio in Colombia nel settembre 2017.
Le conversazioni del Papa sono riportate puntualmente - al termine del viaggio apostolico - dal Padre gesuita Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.
Nei suoi colloqui con i confratelli il Papa parla a 360 gradi, in maniera molto diretta. Come quando - durante il faccia a faccia con i membri della Compagnia in Myanmar - Francesco ha ricordato che “Il Popolo di Dio ci insegna virtù eroiche: io ho provato vergogna di essere pastore di un popolo che mi supera per virtù, per sete di Dio, per senso di appartenenza alla Chiesa, perché venivano a vedere Pietro. L’ho provata, e ringrazio Dio per avermela fatta provare”.
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