venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Il cardinale Sandri in Romania in attesa della visita del Papa

Pochi giorni e tanti incontri in Romania per il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. La giornata di ieri, domenica, è stata l’ultima di una vista iniziata all’insegna della carità.

Il cardinale è stato accolto a Iasi,  dal Nunzio Apostolico in Romania e Moldavia, l’arcivescovo Miguel Maury Buendia e dal Vescovo di Iasi Petru Gherghel, e il primo incontro è stato con i seminaristi ai quali Sandri, che quest'anno ricorda il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ha parlato della sua esperienza, sempre indicando tre pilastri che sostengono il cammino: l'amore a Gesù Eucarestia, l'affidamento alla Madre, la fedeltà al Papa, Successore dell'Apostolo Pietro.

Nella chiesa parrocchiale di Sabaoani, il cardinale ha parlato delle sofferenze subite dalla comunità. “ Dopo guerre e persecuzioni siete rinati a indipendenza e libertà.  Il regime oltraggiava la dignità umana e la libertà religiosa, ma la vita di fede delle comunità oggi in occidente vive la sfida di riprendere la vita cristiana in un mondo che sembra aver dimenticato Dio”.

Molte le comunità visitate come le Suore Povere Bonaerensi di San Giuseppe, e la parrocchia di Tarata con la nuova chiesa come quella di Cucuiesti, riedificata e consacrata alla presenza anche de Parroco Ortodosso della zona.

Tra le visite quella all'Eparchia di San Basilio Magno in Bucarest, e all'Accademia di Romania, ove dove si è svolto un Simposio sull'identità dell'Europa e il ruolo in essa delle religioni.

La messa della festa dei Santi Arcangeli il Cardinale Sandri l’ha celebrata nella cattedrale latina di san Giuseppe.

A Bucarest incontro con Sua Beatitudine Daniel con la visita ai lavori della nuova cattedrale patriarcale ortodossa. Un dialogo in un clima di grande e fraterna cordialità. Il Cardinale ha spiegato il motivo della visita, che avviene per celebrare insieme alla Chiesa Greco-cattolica il centenario della Congregazione per le Chiese Orientali, Sua Beatitudine ha ricordato l’impegno dei Pontefici perché fossero inserite le radici cristiane d'Europa nel preambolo della Carta Costituzionale comune, e anzi il Patriarca ha rafforzato l'immagine dicendo che ancora più che radici si deve dire "matrice" dell'Europa, impronta che ha caratterizzato la storia e lo stile di convivenza dei popoli europei.

Il fatto che non siano però state inseriti nel testo ufficiale, è triste ma non deve spaventare, perché, come diceva il grande pensatore rumeno Mircea Eliade "esse sono troppo profonde per rimanere occulte e nascoste".

Un pensiero anche per la sfida delle migrazioni, Sua Beatitudine e il Cardinale Prefetto hanno condiviso che mentre nei propri paesi di provenienza a volte la fede viene un po' vissuta in forma tradizionale o talora è spenta, nei Paesi di arrivo essa si ridesta, contribuendo a custodire la propria identità e la speranza anche entro le grandi prove.

Tappa anche al Palazzo presidenziale per la visita alle autorità civili, assente il presidente il cardinale ha incontrato il Consigliere Presidenziale  Sergiu Nistor con il quale ha parlato della presenza cristiana nelle sue diverse confessioni nella storia e nel presente della Romania. Il Consigliere ha espresso l'auspicio che possa presto realizzarsi una visita del Santo Padre Francesco anche per offrire un'ulteriore parola sulla visione dell'Europa e la Sua missione nel mondo contemporaneo, con quei valori di accoglienza, solidarietà e promozione umana che il governo della Romania sottoscrive e sostiene.

Il Cardinale ha incontrato Sua Beatitudine il Cardinale Lucian Muresan, e celebrato la Divina Liturgia Pontificale nella cattedrale, cuore pulsante e secolare del cattolicesimo bizantino in Romania. Concelebrata da più di cento sacerdoti e partecipata da un'assemblea che non è stato possibile contenere nell'edificio, la celebrazione è stata presieduta insieme all'Arcivescovo Maggiore dal Cardinale Prefetto.

Significativo è stato poi il gesto che ha sigillato la visita del Prefetto in Romania: formatasi la processione dei sacerdoti e dei fedeli, ci si è recati verso il quartiere ROM, ove è stata benedetta la prima pietra di una chiesa e un centro pastorale che sorgerà per l'assistenza pastorale di questa parte della popolazione locale. Molto suggestivo l'omaggio dei fiori e dei canti dei bambini e dei ragazzi di un orfanotrofio, oltre che degli abitanti degli altri abitanti del quartiere, seguiti e accompagnati in particolare con tanta cura da alcuni sacerdoti e Religiose della città.

 

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