Città del Vaticano , 12 August, 2017 / 12:30 AM
Il Parlamento della Repubblica del Myanmar lo scorso 10 marzo aveva approvato all’unanimità, la proposta del Vaticano di instaurare relazioni diplomatiche.
Oggi arriva dopo un lungo percorso diplomatico la nomina del primo nunzio. La proposta del Vaticano era stata presentata l’8 Febbraio 2017 al Consigliere di Stato e Ministro degli Esteri, Daw Aung San Suu Kyi, dall'arcivescovo Paul Tsang in-Nam, nunzio vaticano in Thailandia e delegato apostolico per il Myanmar. Ed è proprio lui ad assumere il ruolo di nunzio. Come ricorda Asia News, sotto la guida Charles Bo, arcivescovo di Yangon e primo cardinale del Myanmar, monsignor Tsang in-Nam ha ufficialmente incontrato Aung San Suu Kyi nella sua residenza di Nay Pyi Taw, la capitale amministrativa del Myanmar.
Lo scorso 4 maggio poi in occasione della visita in Vaticano di Aung San Suu Kyi, Nobel per la pace nel 1991, vittima del regime dittatoriale e oggi ministro degli Esteri birmano e consigliere di Stato nell’esecutivo di Htin Kyaw, eletto nel 2016, è arrivata la dichiarazione del ristabilimento delle relazioni diplomatiche.
il Myanmar, meglio conosciuto come Birmania, sarà probabilmente anche una tappa del viaggio in Asia di Papa Francesco che molti prevedono per fine novembre.
Tra le questioni da affrontare nel paese che è recentemente uscito da una violenta dittatura anche la questione dei Rohingya popolo che ha subito una pesante repressione. I Rohingya, musulmani e apolidi, erano diventati profughi in Myanmar, paese a maggioranza buddista.
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