Città del Vaticano , 09 August, 2017 / 2:00 PM
Un pontificato brevissimo, un sorriso che tutti abbiamo ancora in mente... Nonostante il poco tempo sulla Cattedra di Pietro, il mondo ricorda con indelebile nostalgia Papa Giovanni Paolo I, Pontefice dall'agosto al settembre 1978.
E nonostante questo poco tempo, Giovanni Paolo I ha avuto il tempo di innovare significativamente il pontificato con tre gesti particolari. O sarebbe meglio dire un rifiuto e due innovazioni.
Papa Luciani è stato il primo Papa, infatti, a rifiutare la cerimonia di incoronazione dopo che Paolo VI aveva deciso di non usare più la tiara papale e di cederla all'asta, donando il ricavato ai poveri. Albino Luciani scelse in Piazza San Pietro di celebrare la Messa indicandola come inizio del ministero petrino del Vescovo di Roma.
Giovanni Paolo I è stato anche il primo Papa a discostarsi dal pluralis maiestatis in uso nel linguaggio papale. Dopo pochi giorni Albino Luciani decise di interrompere l'usanza papale del "Noi" passando ad un più colloquiale e vicino "Io".
Eletto 263° Vescovo di Roma il 26 agosto 1978, in quasi 2000 anni di storia della Chiesa, Albino Luciani introdusse poi la novità del doppio nome papale. Giovanni Paolo, e il perchè lo raccontò lui stesso ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per il suo primo Angelus: "Ho fatto questo ragionamento: Papa Giovanni - spiegà Giovanni Paolo I - ha voluto consacrarmi con le sue mani, qui nella Basilica di San Pietro, poi, benché indegnamente, a Venezia gli sono succeduto sulla Cattedra di San Marco, in quella Venezia che ancora è tutta piena di Papa Giovanni. Lo ricordano i gondolieri, le suore, tutti. Poi Papa Paolo non solo mi ha fatto Cardinale, ma alcuni mesi prima, sulle passerelle di Piazza San Marco, m'ha fatto diventare tutto rosso davanti a 20.000 persone, perché s'è levata la stola e me l'ha messa sulle spalle, io non son mai diventato così rosso! D'altra parte in 15 anni di pontificato questo Papa non solo a me, ma a tutto il mondo ha mostrato come si ama, come si serve e come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo. Per questo ho detto: «Mi chiamerò Giovanni Paolo ». Io non ho né la sapientia cordis di Papa Giovanni, né la preparazione e la cultura di Papa Paolo, però sono al loro posto, devo cercare di servire la Chiesa. Spero che mi aiuterete con le vostre preghiere".
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