Paramaribo, 14 January, 2017 / 11:00 AM
Il beato Pietro Donders (1809-1887) nacque in Olanda da una famiglia molto povera. Fin da piccolo si dovette accontentare di fare un po' tutti i lavori pur di poter sostenere se stesso e la sua numerosa famiglia. Ma in questo povero bambino qualcosa brillava nel cuore: il sacerdozio.
Tale aspirazione però era impossibile da realizzare in quanto la scarsità economica rendeva praticamente impossibile la realizzazione di questo sogno. Il giovane aveva bussato alla porta di vari ordini religiosi ma invano. Francescani, Gesuiti, Redentoristi lo avevano scartato non per poca santità bensì per scarsa salute fisica e poca memoria.
Che fare? Abbandonare il sogno? Gettarsi nella disperazione? Nulla di tutto questo: l’uomo propone ma Dio dispone e mai parole furono più vere.
Olio di gomito, fede ed avanti tutta. Tanta è la sua ostinazione che riesce a farsi assumere come domestico in seminario e così facendo riesce a studiare ed a pagarsi gli studi per raggiungere il suo sogno.
Nel 1841 viene ordinato sacerdote e nel 1842 si imbarca per il Suriname come sacerdote diocesano.
La situazione è devastante: lebbrosi che vivono nello squallore più nero, nessuna educazione civica e religiosa e tanta promiscuità.
Il giovane sacerdote si dà da fare e va a lavorare in un lebbrosario dove a tutti dona il suo sorriso e la sua opera insostituibile. In questa nazione ritrova i Redentoristi e chiede di essere ammesso fra di loro.
All'epoca la congregazione, fondata da Sant’Alfonso Maria de Liguori nel 1732 per le popolazioni più abbandonate, conduceva una vita molto dura in queste zone di missione e Pietro finalmente nel 1866 diviene religioso redentorista.
Si dette da fare fino allo sfinimento per i suoi lebbrosi tanto che si racconta che, una volta, non avendo più nulla da vendere dette via il proprio ed unico orologio che per caso il superiore della missione ricomprò. Alla vista di ciò Pietro fece per restituirlo ma il superiore lo obbligò a riprenderselo. Queste le astuzie della santità: si era staccato da un oggetto ma non dai suoi amati assistiti..
Sicuramente in quelle terre lontane il giorno in cui Pietro Donders è salito in cielo si è sentita subito la sua mancanza ma solo apparente in quanto la sua anima avrà continuato a girare, senza sosta, tra quei malati pur non visito per sanare non solo i corpi ma le loro anime.
E’ stato beatificato il 23 maggio 1982 da Papa Giovanni Paolo II.
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