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Il Beato Maria Eugenio di Gesù Bambino: un carmelitano a tutto tondo

Chi è convinto che la spiritualità del Carmelo sia adatta solamente tra le mura del convento forse non ha mai incontrato nella sua vita la figura, poliedrica e santa, di padre Maria Eugenio di Gesù Bambino.

Questo sacerdote carmelitano con la sua intensa spiritualità fonderà una associazione di vita secolare l'Istituto di Nostra Signora della Vita, i cui membri sperimentano la gioia delle dolci e sublimi vette de Carmelo, pur rimanendo nel mondo.

Enrico Grialou (1894-1967) nasce in un piccolo paese della Francia ad Averyon da una famiglia di minatori,e anch’egli si preparava ad una vita che di bello non gli avrebbe consentito nulla di diverso da quello che era l'usuale scorrere del tempo in un piccolo centro della Francia di quel tempo. Ma il Signore lo preparava a raggiungere presto le alte  vette che già erano state solcate da San Giovanni della Croce e da Santa Teresa d’Avila.

Entrato prestissimo nel seminario minore della sua diocesi e terminato l'anno di servizio militare, culminato nella prima guerra mondiale dove Enrico si era guadagnato il grado di tenente oltre a diverse decorazioni per “atti di eroismo e sprezzo del pericolo in zona di operazione” verrà ordinato sacerdote nel 1922.

Ma qualcosa è cambiato nel suo cuore o meglio vi è entrata una ragazza eccezionale: Santa Teresa di Gesù Bambino.

Questa santa sarà sempre il costante punto di riferimento del giovane Enrico. Nello stesso anno vincendo le opposizioni del proprio direttore spirituale e della famiglia, impensierita per la difficile scelta che stava per intraprendere, entra nel Carmelo dove durante l'anno di noviziato ascende l'arduo sentiero che porta alla contemplazione di Dio. Cambiata la talare cambia anche il nome assumendo secondo l'uso carmelitano di quel tempo quello di Maria Eugenio di Gesù Bambino.

Carmelitano, Padre Provinciale, Consigliere Generale dei Carmelitani scalzi e nominato da Papa Pio XII anche visitatore apostolico della Monache Carmelitane di Francia il padre Maria Eugenio sembra non aver tempo a disposizione, visti gli alti incarichi che ricopre. Invece chi lo abita è Dio e la sua occupazione maggiore è portargli anime, oltre viaggiare in diversi continenti per diffondere la spiritualità del Carmelo.

Sempre pronto e disponibile a chi lo chiama e soprattutto a chi a lui ricorre per preghiere e soccorsi vari. Ma su tutto campeggia la sua vera attività: la preghiera sia diurna che notturna.

Si spegnerà il 27 marzo del 1967, e a chi in quei giorni gli chiedeva della sua salute e della sua malattia ripeteva di “non rifiutar niente a Dio”.

Viste le alte doti spirituali ed acclarate soprattutto dalla sua personale positio super virtutibus viene beatificato il 9 novembre 2016.

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