Roma, 19 October, 2016 / 2:00 PM
Ieri Padre Arturo Sosa Abascal si è presentato alla stampa nella sua nuova veste di Preposito Generale della Compagnia di Gesù. ACI Stampa ha parlato di lui con il gesuita Antonio Spadaro, Direttore de La Civiltà Cattolica ed elettore alla 36/ma Congregazione Generale della Compagnia.
Le sfide che Padre Sosa dovrà affrontare le stiamo elaborando insieme. Stiamo riflettendo su quali sono le sfide che oggi il mondo pone alla Compagnia di Gesù e ovviamente anche che cosa la Chiesa chiede oggi, in fondo i Gesuiti non elaborano le sfide da soli, non sono centrati su loro stessi. Noi aspettiamo e ascoltiamo quali sono le sfide che vorrà affidarci il Papa e aspettiamo quindi che la Chiesa ci dica di cosa ha bisogno.
Padre Sosa come Papa Francesco viene dall’America Latina…
E’ il primo Generale latinoamericano ed è anche il primo che viene fuori dai confini dell’Europa. E questo significa di fatto che l’America Latina si conferma una chiesa-fonte e cioè capace di dare un contributo per la Chiesa universale. La scelta certamente non è avvenuta perché lui è latinoamericano, non è questo il senso dell’elezione. Noi scegliamo una persona che vada bene per tutta la Compagnia nel mondo quindi una persona capace di universalità, ma certo è molto interessante che venga da questo continente che si conferma un continente estremamente ricco di risorse.
Non si è fatta propaganda elettorale, come sono andati questi giorni di confronto che hanno preceduto l’elezione?
Confronto a tu per tu, mai di gruppo, confronto molto schietto e aperto in cui ci si è confrontati cercando di capire il profilo e non il programma di Generale. Ognuno ha condiviso le proprie esperienze e qualcuno ha parlato anche di se stesso in maniera molto schietta. Devo dire che è stata una esperienza straordinaria, forse difficilmente comprensibile dall’esterno perché non risponde alle modalità ordinarie di elezione di un presidente di una azienda o qualcosa del genere, siamo completamente fuori da questo paradigma, è stata una esperienza profondamente spirituale.
Che tipo di persona è Padre Sosa?
E’ innanzi tutto un uomo di Dio, una persona spirituale e ha imparato ad esserlo con il tempo, approfondendo la sua visione del mondo. E’ uomo di governo, è stato Superiore Provinciale, aiuto del Padre Generale, è stato nel suo consiglio ed è un intellettuale perché ha insegnato per molti anni teoria della politica ed è stato anche rettore di una università. E’ una figura complessa e molto ricca.
Nella sua prima omelia Padre Sosa ha parlato di audacia.
Sì, l’audacia dell’impossibile. Non dobbiamo fermarci a progetti troppo ovvii ma una audacia che si radica e che sgorga dalla fede.
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