Città del Vaticano , 14 October, 2016 / 2:00 PM
Un primo aiuto di 100 mila dollari è stato destinato dal Pontificio Consiglio Cor Unum alla popolazione dei Caraibi, e in particolare di Haiti, colpita con “straordinaria veemenza” dall’uragano Matthew.
Secondo “dati al momento accertati, ma non ancora definitivi”, l’uragano ha provocato 1000 vittime. Per questo – si legge in un comunicato di Cor Unum – “Papa Francesco, tramite il Pontificio Consiglio Cor Unum, ha stabilito di inviare un primo contributo di 100.000 dollari per il soccorso alle popolazioni in questa fase di emergenza”.
La somma “verrà ripartita, in collaborazione con la Nunziatura apostolica, attraverso la Chiesa locale nelle diocesi maggiormente provate dalla calamità, sarà impiegata a sostegno delle opere di assistenza a favore degli alluvionati, e vuole essere una prima e immediata espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento del Sommo Pontefice nei confronti delle persone e dei territori colpiti”.
Il contributo è parte della rete di aiuti che si è subito attivata in tutta la Chiesa cattolica e che ha coinvolto organismi di carità e numerose conferenze episcopali (la CEI ha inviato un milione di euro di aiuti).
Il Comunicato di Cor Unum nota che “Caritas Haiti, in collegamento con Caritas Internationalis, ha subito lanciato un primo appello di emergenza per aiuti a 2.700 famiglie (13.500 persone) per l’acquisto e la distribuzione di 2.700 kit alimentari, la fornitura di 2.700 kit d’igiene e l’attivazione di programmi per consigliare e sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione di malattie infettive”.
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