Città del Vaticano , 04 August, 2016 / 12:00 AM
Saranno 14 i rifugiati che accolgono il Papa oggi ad Assisi, saranno loro il simbolo dei gesti di misericordia di Bergoglio che ha deciso, poco dopo il rientro dalla Polonia, di celebrare con i francescani gli 800 anni del Perdono di Assisi, la indulgenza straordinaria che il Papa concesse a San Francesco.
Il legame tra i Pontefici e Assisi è fortissimo. Negli ultimi decenni tutti i Papi sono andati ad Assisi in diverse occasioni. La più mediatica è quella della preghiera interreligiosa che iniziò con Giovanni Paolo II nel 1986. Da allora l’evento è stato ripetuto più volte e sempre con il Papa presente.
Francesco è stato ad Assisi per la prima volta nella sua vita da Papa il 4 ottobre del 2013 con ben sette incontri in diverse parti della città.
Benedetto XVI fu ad Assisi per gli 800 anni della conversione di San Francesco e per la preghiera interreligiosa, e Giovanni Paolo II ci andò sei volte da Papa. La prima visita fu il 5 novembre 1978 e l’ultima il 24 gennaio 2002 per l’incontro dei capi delle Religioni per ottenere il dono della pace dopo l'11 settembre 2001. Quella di Papa Francesco, è la trentaquattresima visita compiuta da 19 Papi. Benedetto XVI è stato ad Assisi nel 2007, e nel 2011 e quella di oggi è la seconda visita del Papa che ha scelto di chiamarsi come il poverello di Assisi.
Nella sua ultima visita Giovanni Paolo II parlò della necessità della pace: “Qui il Poverello di Assisi ci invita anzitutto ad innalzare un canto di gratitudine a Dio per tutti i suoi doni. Lodiamo Dio per la bellezza del cosmo e della terra, "giardino" meraviglioso che Egli affidò all'uomo perché lo coltivasse e lo custodisse (cfr Gn 2,15). E' bene che gli uomini ricordino di trovarsi in un'“aiuola” dell'immenso universo, creata da Dio per loro. E' importante che si rendano conto che né loro, né le questioni per cui si affannano tanto sono il "tutto". Solo Dio è "il tutto", e a Lui ciascuno dovrà, alla fine, presentarsi per rendere conto”.
E Benedetto XVI ai giovani riuniti davanti a Santa Maria degli Angeli nel 2007 ricordò: “Come a cerchi concentrici, l’amore di Francesco per Gesù si dilata non solo sulla Chiesa ma su tutte le cose, viste in Cristo e per Cristo. Nasce di qui il Cantico delle Creature, in cui l’occhio riposa nello splendore del Creato: da fratello sole a sorella luna, da sorella acqua a frate fuoco. Il suo sguardo interiore è diventato così puro e penetrante da scorgere la bellezza del Creatore nella bellezza delle creature. Il Cantico di frate sole, prima di essere un’altissima pagina di poesia e un implicito invito al rispetto del creato, è una preghiera, una lode rivolta al Signore, al Creatore di tutto”.
Papa Francesco nel 2013 ai giovani riuniti nello stesso posto disse con forza:”Qui ad Assisi, qui vicino alla Porziuncola, mi sembra di sentire la voce di san Francesco che ci ripete: “Vangelo, Vangelo!”. Lo dice anche a me, anzi, prima a me: Papa Francesco, sii servitore del Vangelo! Se io non riesco ad essere un servitore del Vangelo, la mia vita non vale niente!”.
Attendiamo la riflessione di oggi tutta dedicata alla misericordia e al perdono.
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