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Chiese di Roma, le curiosità da scoprire per il Giubileo 2025. La macchina barocca di Sant’Ignazio

Il Giubileo 2025 accoglierà davvero tanti, tantissimi pellegrini e fedeli da tutto il mondo. Roma da tempo si prepara ad accoglierli e con le sue innumerevoli chiese, parrocchie e basiliche affascinerà e coinvolgerà tutti coloro che dimoreranno nella Capitale. Questa piccola rubrica cercherà di dare ai turisti e ai fedeli alcuni spunti per la visita e raccontare altrettante curiosità. Oggi iniziamo con una chiesa bellissima al centro di Roma, la Chiesa del Gesù, anche se il suo nome completo è Chiesa del Santissimo Nome di Gesù all’Argentina.

La zona di Largo Argentina è al centro di Roma, a due passi dal Pantheon, da Fontana di Trevi e da Piazza di Spagna, quindi una tappa sicura prima di una lunga passeggiata tra le bellezze di Roma. La Chiesa del Gesù è la Chiesa madre della Compagnia di Gesù, infatti si conserva la tomba del loro Fondatore, sant’Ignazio di Loyola.

Ma la "vera chicca" di questa Chiesa è la Macchina Barocca di sant’Ignazio di Loyola. Ogni giorno alle 17.30 questa Macchina si svela tra canti e preghiere. In questo meccanismo molto affascinate viene svelata la statua di Sant'Ignazio. Si chiama macchina barocca perchè questo sistema esiste già dal 1600, si solleva un pannello, si abbassa una pala d’altare decorata ed appare la statua del Santo! Ad ideare questo "meccanismo" è stato Andrea Pozzo.

Andrea Pozzo (Trento, 30 novembre 1642 – Vienna, 31 agosto 1709) Gesuita, architetto, pittore, decoratore e teorico dell’arte. Fu un artista straordinariamente versatile – figura significativa del tardo Barocco – ed anche un eminente religioso, "autore di una sintesi culturale di arte, spiritualità, vita apostolica e missionaria della Compagnia di Gesù nel mondo".

Il sito ufficiale della Chiesa del Gesù racconta nel dettaglio questo momento che si ripete sempre alle 17.30 da secoli. "Essa rappresenta, in alto, il Santo che riceve da Cristo risorto il vessillo con il monogramma del nome di Gesù. In basso, su uno sfondo indefinito, due angeli: quello a sinistra regge il libro dei Vangeli aperto e quello a destra indica a quattro personaggi, simbolici dei quattro continenti conosciuti al tempo, il libro stesso. La tela, come un sipario, sale e scende con un sistema di bilancieri" (detta “Macchina Barocca”).

La statua originaria, opera di Pierre II Le Gros, venne fusa durante l’occupazione francese del 1798; ne rimase soltanto la pianeta, cui agli inizi dell’800 furono adattate le parti mancanti, realizzate in stucco e quindi argentate. Il lavoro venne eseguito nello studio di Antonio Canova, probabilmente da Adamo Tadolini (1788-1868).

La grande tela di Andrea Pozzo è stata restaurata alla fine del 2007, insieme al sistema di bilancieri.

La chiesa è davvero una meraviglia che ha visto la mano di  Jacopo Barozzi, chiamato “Il Vignola”, di Giacomo Della Porta, Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia e tanti altri ancora. Quindi in questo Giubileo consigliamo una piccola visita.

 

 

 

 

 

 

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