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Un servizio di EWTN News

Il Papa: "La Parola di Dio fa tacere le nostre chiacchiere superficiali"

"Oggi, Solennità della Pentecoste, celebriamo la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli. Nel Vangelo della liturgia Gesù parla dello Spirito Santo e dice che Egli ci insegna tutto ciò che ha udito. Ma cosa significa questa espressione?". Papa Francesco, dopo la Messa di Pentecoste in Basilica, si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Caeli con i fedeli ed i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

"Sono parole che esprimono sentimenti meravigliosi, come l’affetto, la gratitudine, l’affidamento, la misericordia. Parole che ci fanno conoscere un rapporto bello, luminoso, concreto e duraturo come è l’Amore eterno di Dio. Sono proprio le parole trasformanti dell’amore, che lo Spirito Santo ripete in noi, e che ci fa bene ascoltare, perché fanno nascere e crescere nel nostro cuore gli stessi sentimenti e gli stessi propositi", commenta il Pontefice.

"Per questo è importante che ce ne nutriamo ogni giorno delle parole di Dio e Gesù ispirate dallo Spirito Santo, tante volte dico leggendo un pezzo del Vangelo, un Vangelo tascabile, approfittando dei momenti favorevoli", suggerisce Francesco.

"La Parola di Dio fa tacere le nostre chiacchiere superficiali. Ecco come dare spazio in noi alla voce dello Spirito Santo. E poi nell’Adorazione e nella preghiera, specialmente quella semplice e silenziosa. E anche nel dirci tra noi parole buone, gli uni per gli altri e così viene dalla voce dolce del Consolatore. Leggere e meditare il Vangelo, possiamo farlo tutti, sono più facile che insultare e arrabbiasi...", conclude il Papa.

Subito dopo la preghiera mariana il Papa passa ai consueti saluti. "Lo Spirito Santo è colui che crea l'armonia e la crea a partire da realtà differenti, oggi preghiamo lo Spirito perchè crei armonia nei cuori, nelle famiglie, nella società. Faccia crescere la comunione tra cristiani delle diverse confessioni, doni ai governanti coraggio di porre fine alle guerre. "Le tante guerre di oggi: pensiamo all’Ucraina – il mio pensiero va in particolare alla città di Kharkiv, che ha subito un attacco due giorni fa –; pensiamo alla Terra Santa, alla Palestina, a Israele; pensiamo a tanti posti dove ci sono le guerre. Che lo Spirito porti i responsabili delle nazioni e tutti noi ad aprire porte di pace."

Un grazie ai Veronesi per la giornata di ieri. Anche al carcere di Verona, ai detenuti e alle detenute che hanno testimoniato che dietro al carcere ci sono "vita, umanità, speranza".
Poi il Papa saluta i pellegrini di "Timor Est" e dice "vi andrò a trovare presto".

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