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Un servizio di EWTN News

Anche Medjugorje tra i temi di discussione dei vescovi di Bosnia-Erzegovina con il Papa

Papa Francesco con i vescovi della Bosnia Erzegovina, Palazzo Apostolico Vaticano, 6 maggio 2024

Prima l’arcivescovo Henryk Hoser, e poi l’arcivescovo Aldo Cavalli (che ha sostituito Hoser quando questi è morto) sono stati inviati da Papa Francesco come visitatori apostolici con caratteri speciali a Medjugorje. E il motivo è chiaro: quello di osservare da vicino una realtà che, dalle prime apparizioni, si è evoluta, con contorni da chiarire. La Commissione Ruini, voluta da Benedetto XVI, ebbe valutazioni positive sulle prime apparizioni, meno sul resto. Ed è in una situazione che comunque viene definita da tutti “di grazia,” con molti pellegrinaggi, che si trova ad operare.

Inevitabile che il discorso cadesse anche su Medjugorije, nell’incontro che Papa Francesco ha avuto con i vescovi di Bosnia Erzegovina lo scorso 6 maggio. A svelare i temi dell’incontro ci ha pensato l’agenzia cattolica bosniaca KTA.

Guidati dall’arcivescovo Tomo Vuksic, arcivescovo di Sarajevo, i vescovi hanno affrontato diversi temi. Prima di tutto, il trauma della guerra, che ancora non è terminato. Quindi, le vocazioni sacerdotali e religiose, il cui numero è in calo, mentre c’è un forte impegno dei catechisti.

E poi, ovviamente, la situazione a Medjugorije.

I vescovi hanno parlato della necessità di garantire assistenza pastorale ai numerosi credenti che giungono al luogo di pellegrinaggio. Secondo la parrocchia, gestita dell’ordine francescano, nel solo aprile 2024 è stata distribuita la comunione a 150 mila persone, e ogni giorno hanno concelberato in media più di 120 sacerdoti.

stato un dialogo in un'atmosfera molto amichevole e piacevole, con suggerimenti e consigli di Francesco sull'organizzazione pastorale, sulla formazione dei sacerdoti e sul ruolo dei laici nell'istruzione scolastica cattolica", ha detto il presidente della Conferenza episcopale Vuksic.

Alla visita ad limina, durata quasi una settimana, da venerdì hanno preso parte oltre a Vuksic anche il vescovo di Mostar Peter Palic, il vescovo diocesano Zeljko Majic e il vescovo ausiliare Marko Semren della diocesi di Banja Luka.

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