Prima l’arcivescovo Henryk Hoser, e poi l’arcivescovo Aldo Cavalli (che ha sostituito Hoser quando questi è morto) sono stati inviati da Papa Francesco come visitatori apostolici con caratteri speciali a Medjugorje. E il motivo è chiaro: quello di osservare da vicino una realtà che, dalle prime apparizioni, si è evoluta, con contorni da chiarire. La Commissione Ruini, voluta da Benedetto XVI, ebbe valutazioni positive sulle prime apparizioni, meno sul resto. Ed è in una situazione che comunque viene definita da tutti “di grazia,” con molti pellegrinaggi, che si trova ad operare.
"Differenze e convergenze, secondo il metodo adottato nella Relazione finale di sintesi del Sinodo della Chiesa universale dell’ottobre 2023".
"Potere e divisione dei poteri nella Chiesa - Partecipazione comune e progettazione missionaria; Vita sacerdotale oggi; Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa; Vivere in rapporti che funzionano - Vivere l’amore nella sessualità e nel rapporto di coppia".
La secolarizzazione crescente. La mancanza di vocazioni. L’evangelizzazione delle popolazioni indigene. Anche la legalizzazione dell’eutanasia, tema cruciale. Sono questi i temi di cui hanno discusso con Papa Francesco i vescovi di Canada Ovest in visita ad limina. E il Papa ha offerto loro, tra le altre cose, una lettura della crocifissione di Pietro. Lo racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo John Michael Miller, basiliano con un passato in Segreteria di Stato e in Congregazione dell’Educazione Cattolica, che oggi guida l’arcidiocesi di Vancouver.
La necessità di nuove vocazioni; la promozione della famiglia; l’emergenza migratoria: sono questi i tre temi su cui si è concentrata la coversazione tra Papa Francesco e i vescovi del Costa Rica, questa settimana in visita ad limina. In assenza di un discorso ufficiale, ci ha pensato il vescovo Oscar Fernandez Guillen di Puntarenas, presidente della Conferenza episcopale locale, a raccontare i contenuti della conversazione a Radio Vaticana.