Roma, 02 May, 2024 / 3:00 PM
Ieri mattina il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha preso possesso del titolo di Sant’Onofrio. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere a metà aprile ma era stata successivamente rinviata in seguito all’attacco iraniano contro Israele.
"Essere cardinale – ha osservato il Patriarca - non è solo un titolo o un onore, è innanzi tutto una responsabilità. Per chi non ha fede tutto è caso ma per chi ha fede tutto è provvidenza. La Chiesa ha le sue radici a Gerusalemme e ha come riferimento Pietro".
"Il Regno di Dio – ha osservato il porporato - non è un miracolo, ma il seme della terra che cresce e porta frutto, quello che nasce dal cuore dell'amore di Dio. L'Agnello di Dio è la luce che illumina la città di Gerusalemme: siamo chiamati a saper vedere la realtà del mondo attraverso la luce pasquale, di Cristo morto per amore e risorto per opera dello Spirito Santo".
Infine, un appello a "cercare vie di riconciliazione" e a "tenere insieme le parole di verità, giustizia e perdono. Sono momenti difficili ma anche di speranza perché nel negoziato in corso forse qualcosa si muove: non bisogna mai demordere. Comunque la situazione resta in ogni caso molto drammatica, pesante e difficile. Al di là delle questioni militari che comunque esistono e sono gravi, c'è la questione umanitaria a Gaza. Stiamo vivendo i momenti più difficili della nostra storia recente”.
Il Cardinale Pizzaballa è stato annoverato nel collegio cardinalizio da Papa Francesco nel concistoro del 30 settembre scorso.
Nato in provincia di Bergamo nel 1965, francescano, è stato Custode di Terra Santa dal 2004 al 2016. Successivamente è stato nominato Amministratore Apostolico di Gerusalemme dei Latini e dal 2020 ne è il Patriarca.
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