“Il fronte nord è sempre stato caldo, ma in questa forma si ritorna indietro fino al 2006, quando c’era stato l’ingresso dell’esercito israeliano in Libano. È molto difficile capire quali siano le intenzioni reali degli uni e degli altri: ci sono scambi di accuse, molti annunci. Ma è un dato di fatto che vi sia, da parte di entrambi e in maniera diversa, l’intenzione di arrivare a dare una sorta di lezione all’altro, in modo da calmare le popolazioni”. Sono le parole, amare, pronunciate ieri dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, intervenuto alla tavola rotonda “La pace è possibile? La crisi del Medio Oriente”, organizzata nell’ambito della festa di San Pio da Pietrelcina presso il Santuario romano di San Salvatore in Lauro.
“In questo nostro pellegrinaggio di condivisione e di pace vogliamo seguire i passi di Gesù. Ci troviamo al centro di tutto, dove il sangue del Figlio di Dio – scandalo per tutti e fondamento della nostra fede – raggiunge ogni Adamo. Non c’è resurrezione senza restare sotto la croce, senza farsi interrogare personalmente, nelle viscere, dalla sofferenza. I discepoli non seppero vegliare davanti a un dolore grande. Scappano, pensando così di scaricarsi le responsabilità, di attribuirle a qualcuno, di pianificare qualcosa, a discutere e basta su di chi è la colpa, ad accusarsi con i confronti, a coltivare l’odio, ad accarezzare la spada che così poco rimettiamo nel fodero. Non sanno mettere da parte il proprio ego per scegliere la vita, cioè stare con Gesù e fare come lui”. Sono le parole del Cardinale Matteo Maria Zuppi, nell’omelia pronunciata durante la Messa celebrata la settimana scorsa al Santo Sepolcro, in occasione del pellegrinaggio in Terra Santa dell’Arcidiocesi di Bologna. Circa 160 i bolognesi che hanno partecipato al pellegrinaggio dal 13 al 16 giugno scorsi.
Circa un’ora e mezza. Tanto è durato ieri il colloquio a porte chiuse tra Papa Francesco e i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana riuniti in Vaticano per la 79/ma Assemblea Generale. Secondo Vatican News nel dibattito si è discusso di diversi temi, tra i quali migrazioni, calo delle vocazioni, accorpamento delle diocesi in persona episcopi, sinodalità e preghiera.
Ieri mattina il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha preso possesso del titolo di Sant’Onofrio. La cerimonia si sarebbe dovuta svolgere a metà aprile ma era stata successivamente rinviata in seguito all’attacco iraniano contro Israele.
L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie ha comunicato che il prossimo 1° maggio alle ore 11 il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, prenderà possesso del Titolo di Sant’Onofrio.
A causa dell’aggravamento della situazione in Terra Santa – dopo l’attacco compiuto dall’Iran nella notte tra sabato e domenica - il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, è stato costretto a rinviare la presa di possesso del titolo cardinalizio di Sant’Onofrio. La celebrazione era prevista per oggi alle ore 18.
In occasione della Veglia diocesana delle Palme a Bologna, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha inviato all’Arcidiocesi felsinea e all’Arcivescovo Cardinale Matteo Maria Zuppi un videomessaggio che è stato trasmesso nella basilica di San Petronio.
"La Chiesa di Gerusalemme è la più complicata del mondo poichè si estende su quattro Paesi diversi che sono Giordania, Israele, Palestina e Cipro e con lingue differenti". Lo ha detto il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, confrontandosi con l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini sul tema «Gerusalemme e Milano. Una Chiesa, due realtà in dialogo», presso la casa Cardinale Ildefonso Schuster. L'incontro è stato patrocinato dai Circoli Culturali Giovanni Paolo II, con Ucid Milano e Ucid Gruppo Regionale Lombardo.
Questa sera alle ore 20 presso la Casa Cardinale Ildefonso Schuster di Milano si terrà un confronto tra l'Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini e il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Cardinale Pierbattista Pizzaballa.
Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ha telefonato stamane al Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, per esprimere la vicinanza delle Chiese in Italia alla comunità di Gaza all’indomani dell’attacco alla parrocchia cattolica della Sacra Famiglia in cui hanno perso la vita due donne e altre due persone sono rimaste gravemente ferite. Lo riferisce una nota della Conferenza Episcopale Italiana.
"Come Vescovi, riuniti in Assemblea Generale ad Assisi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche. Sentiamo impellente il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo, e di favorire la collaborazione e la riconciliazione". E' quanto dichiarano i Vescovi italiani riuniti ad Assisi per la 78/ma Assemblea Generale Straordinaria.
“Da ormai più di due settimane siamo stati inondati da immagini di orrore, che hanno risvegliato traumi antichi, aperto nuove ferite, e fatto esplodere dentro tutti noi dolore, frustrazione e rabbia. Molto sembra parlare di morte e di odio senza fine. Tutto il mondo guarda a questa nostra Terra Santa, come ad un luogo che è causa continua di guerre e divisioni. Il prossimo 27 ottobre il Papa ha indetto una seconda giornata di preghiera e di digiuno, perché la nostra intercessione continui. Sarà una giornata che celebreremo con convinzione. È forse la cosa principale che noi cristiani in questo momento possiamo fare: pregare, fare penitenza, intercedere”. Lo scrive in una lettera alla Diocesi il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha invitato a nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione.