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Un servizio di EWTN News

Letture, il "fantasma" di Guareschi per scoprire la vita italiana

Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, avrebbe potuto essere chiunque avesse voluto. Questo si diceva di lui, di Giovanni Guareschi. Perché non trasformarsi, allora, anche in un fantasma? Perché non riuscire a salvare la vita a qualcuno, sia pure in modo postumo, attraverso i libri….Del resto, si sa che i libri possono salvare la vita. E leggere Guareschi è sempre stato un toccasana, persino per quelli che non hanno condiviso le sue idee, le sue opinioni. Lo è sicuramente anche in questi giorni difficili, canicolari, pesanti, anche se estivi, vacanzieri.

Al di là dell’ovvio consiglio di andare a rileggere le sue opere, bisogna tenere in considerazione anche una pressocché sterminata bio- bibliografia dedicata allo scrittore. C’è però un libro particolare, pubblicato circa un anno fa, che si segnala per tentare di avvicinarsi a Guareschi. Anzi, per inseguirlo, letteralmente. Lo ha scritto Enrico Brizzi, diventato famoso universalmente da giovanissimo con il romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Brizzi, nel 2020, come tutti, è bloccato in casa in un cupo inverno pandemico mentre aveva progettato fare un lungo e avventuroso viaggio verso il Mar Nero. Si sente soffocare, il suo progetto è saltato, si sente oppresso e senza scampo. Che fare?  A salvarlo da questo senso di disagio sempre più dilagante è un altro scrittore, proprio lui,  Giovannino Guareschi, di cui ritrova provvidenzialmente vecchi libri e il reportage di un viaggio speciale: «il giretto in bicicletta» del 1941, un percorso di oltre 1.200 km da Milano alla Riviera romagnola e ritorno via Ferrara, Verona, Lago di Garda. Quelli erano tempi di guerra, scontri politici, fatica culturale: a ben guardare, tempi non tanto  diversi dai nostri. Ecco allora l’idea che cambia tutto: Brizzi decide di intraprendere a sua volta un doppio viaggio. Uno fisico, insieme al suo gruppo ben rodato i  Forzati della strada, con cui ha già fatto lunghi e importanti viaggi attraverso l’Italia e l’Europa, sempre in bicicletta. Questa volta si progetta di partire sulla scia del viaggio che aveva a suo tempo intrapreso Guareschi. L’altro è un itineriario letterario, sulle tracce di uno scrittore popolare e al centro di polemiche anche estreme, dalla vita sempre vissuta in prima linea, sulla ribalta della storia d’Italia in modo di volta in volta drammatico, umoristico, sentimentale. La vicenda umana, editoriale e politica di  Guareschi si ricollega quindi all’avventura ciclistica di Brizzi attraverso luoghi che appartengono a entrambi. Tutto raccontato in questo libro che non è biografia né reportage, probabilmente una forma atipica di  romanzo  in cui si incontrano – e si scontrano -  Zavattini e Malaparte, Longanesi e Pasolini, le riviste satiriche e i giornali di partito, i cinegiornali e Carosello, le lotte quotidiani e i grandi scontri della Storia.  Il romanzo.reportage-guida di viaggio e letteraria si intitola 'Il fantasma in bicicletta', ma in realtà quello di Guareschi non è un ectoplasma che compare e scompare, ma una presenza forte, mai scontata. Salvifica, in un senso più profondo. In bici, lungo strade che sono certo cambiate, ma che oggi come allora attraversano un Paese, l’Italia, unico e popolato di personaggi straordinari. Peppone e don Camillo, certo, ma non solo. Brizzi li ha più volte definite “maschere”, nel senso più nobile del termine. Ci permettiamo di aggiungere che sì, certo, rappresentano maschere, personaggi  di un’Italia indimenticabile, uscita dalla guerra con le ossa rotte ma con lo spirito pronto per un nuovo capitolo di storia, viva e colma di speranza. Ma non solo maschere, uomini e donne reali, forti, concreti, che fanno sembrare copie sbiadite tanti personaggi che popolano le storie odierne, quelle dei romanzi e quelle di ogni giorno.

Però la forza di Guareschi consiste soprattutto nel diffondere  quella speranza che continua. E’ la forza della sua fede, che non può essere nascosta o paludata. Che dice molto anche a questi nostri giorni nebbiosi, confusi, deboli. Sempre alle prese con gli eterni problemi: la guerra, i soprusi, le violenze, le bugie del potere, le illusioni degli uomini. Maschere, forse, ma soprattutto, creazioni rese più vere del vero, Peppone, il sindaco comunista, arriva dritto dritto da quel “mondo piccolo” radicato nell’infanzia dello scrittore. Così come  don Camillo, che certo mescola, per così dire, pure ha i tratti di più di un sacerdote in carne e ossa, ma probabilmente possiede molte risonanze dell’animo e dello spirito del frate francescano Lino Maupas. Da ragazzo, Guareschi conosce  a Parma questo religioso, lo incontra, lo frequenta e  finsice per  provare per lui una sorta di venerazione. Padre Lino vive e svolge il suo servizio nella zona dell'Oltretorrente, dove si trovano i più poveri ed emarginati. Protegge gente di ogni genere e da solo riesce a sbaragliare gruppi di violenti che in questi giorni si mettono ad assaltare le chiese. Muore  nel 1924 mentre chiedeva l‘elemosina  per i suoi poveri. Come non riconoscere in lui i tratti salienti del carattere del sacerdote che poi apparirà in tanti romanzi e racconti…

Da rileggere, dunque, tutte le avventure di don Camillo e l’immancabile Peppone e tutta la gente del Mondo piccolo. Ma si consiglia anche la lettura delle altre sue numerose opere. In particolare  il libro "Giovannino nei lager: Favola di Natale-Diario clandestino-Ritorno alla base" , in cui vengono raccolti testi davvero toccante. La drammatica realtà dei lager nazisti viene raccontata  attraverso la storia di Giovannino, un bambino costretto a vivere l'orrore della guerra e dell'occupazione. Coraggio, speranza, fede, carità intessono la trama di queste pagine dove si parla di guerra, fame, dolore, crudeltà ma non sono queste realtà ad avere l’ultima parola. Riappare dunque il fantasma di Guareschi, scienza bicicletta, ma sempre in viaggio, invitandoci a seguirlo.

 

Enrico Brizzi, Il fantasma in bicicletta, Solferino editore, pp.752, euro 22

 

Giovanni Guareschi, Giovannino nei lager: Favola di Natale-Diario clandestino-Ritorno alla base, Rizzoli editore, euro 35, pp.480

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