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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco: "Facciamoci guidare dal disegno misericordioso di Dio"

"La generosità solidale è spesso l’unica risposta concreta all’ingiustizia e al dolore che opprimono tanti esseri umani. Vi ringrazio, amici, perché vi dedicate a una solidarietà fattiva, che aiuta a risanare le ferite ed è come una carezza sul volto di chi soffre. Una carezza che restituisce speranza nel trambusto dei conflitti". Lo ha detto Papa Francesco stamane, ricevendo in udienza i partecipanti alla 96.ma Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali e alla Youth Conference.

"È tremendo, oggi - ha aggiunto - il contrasto con il disegno di Dio: disegno di pace, di fraternità e concordia per tutti. Disegno che invita a smettere di combattersi a vicenda e a unire piuttosto le forze per lottare contro la fame e le malattie". Non dobbiamo farci "illuminare e guidare non dai propri disegni, ma da quello misericordioso di Dio, che vuole abbracciare e salvare tutti gli uomini, tutti i fratelli di Gesù".

Rivolgendosi ai giovani, il Pontefice li ha invitati ad essere "sentinelle di pace per tutti, profeti che sognano e annunciano un mondo diverso e non più diviso".

Citando Benedetto XVI, Francesco ha ricordato di "coltivare continuamente l’amicizia vera con Gesù attraverso la forza della preghiera. Questa è per i cristiani la fonte primaria dell’agire: la fede viva nel Signore che ha dato la vita per i fratelli. Se partiamo da qua, dall’amore crocifisso e risorto, sarà più facile rigettare non solo i particolarismi, ma anche il trionfalismo, e rifiutare una solidarietà esibita per farsi belli ed essere rilevanti. Il cuore trafitto di Dio ci libera da una carità pensata come un mestiere, un calcolo di puro filantropismo, una burocrazia di bontà o, peggio, un reticolato di interessi politici. È la croce, supremo coinvolgimento di Dio nella sofferenza dell’umanità, che indica ai cristiani, in modo particolare ai giovani, l’autenticità che cercano, il coraggio di testimoniare, la forza per superare l’individualismo e l’indifferenza che oggi vanno per la maggiore, e far crescere la compassione".

Infine il Papa ha parlato dell'impegno della ROACO "per contribuire a sanare le ferite del terremoto in Turchia e Siria, in mezzo alle quotidiane sofferenze di popoli duramente provati. Spero si possa veramente continuare ad aiutare quelle popolazioni; tante promesse sono state fatte, ma risulta ancora difficile servirsi dei normali sistemi bancari per inviare aiuti alle vittime. Vi ringrazio per il grande impegno con cui soccorrete l’Ucraina per sostenere sfollati interni e rifugiati. Vorrei cogliere anche questa occasione per invitare tutti a non fare mancare concreta vicinanza, vicinanza di preghiera e di carità, al martoriato popolo ucraino".

“Sono ancora sotto effetto dell’anestesia, il respiro non è buono”, ha ammesso il Papa durante l’udienza. Papa Francesco è stato operato lo scorso 7 giugno all’intestino presso il Policlinico Gemelli e ha fatto rientro in Vaticano venerdì scorso.

Francesco, che ha compiuto 86 anni lo scorso 17 dicembre, era reduce da un ricovero tra la fine di marzo e l’inizio di aprile per una infezione respiratoria. La degenza del Papa si era svolta anche allora presso il Policlinico Gemelli.

 

 

 

Articolo aggiornato alle ore 14,30 del 22-06-2023

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