Dopo aver incontrato nelle ultime ore il Primo Ministro britannico Starmer, il Presidente francese Macron e la Presidente del Consiglio Meloni, stamane il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto in udienza in Vaticano da Papa Francesco.
Era una visita programmata, su invito del presidente Volodymir Zelensky, quella della delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli a Kyiv. Tre membri (due sacerdoti, un diacono), tutti di origine ucraina, che hanno rappresentato Bartolomeo I alle celebrazioni per il 33esimo anniversario di indipendenza, ma che hanno anche provato a ricucire le relazioni religiose su un territorio in cui la religione è diventata uno strumento politico.
"Non è facile seguire il Signore, comprendere il suo modo di agire, fare nostri i suoi criteri e i suoi esempi" eppure
Sono in partenza oggi da Roma nuovi aiuti umanitari da parte del Papa per l'Ucraina.
La notizia della liberazione di due sacerdoti greco cattolici ucraini detenuti ormai da quasi due anni è arrivata lo scorso 28 giugno. La Chiesa Greco Cattolico Ucraina, cui appartenevano i due sacerdoti, non ha lesinato sforzi in questi anni perché i due potessero essere liberati, e così ha fatto la Santa Sede. Anche la campagna “tutti per tutti”, lanciata da Papa Francesco all’Urbi et Orbi di Pasqua di quest’anno, che chiedeva uno scambio globale di prigionieri tra Russia e Ucraina, includeva anche l’obiettivo di favorire la liberazione dei due sacerdoti.
Prende il via anche nel 2024 l’iniziativa “È più bello insieme”, un programma di vacanze solidali per minori e accompagnatori provenienti da contesti di guerra. In tutto 700 minori, di cui 42, con 8 accompagnatori. L'iniziativa è della Caritas Italiana.
Durante l'Udienza generale di oggi il Papa fa di nuovo un lungo appello chiedendo la pace. Pensa alla Striscia di Gaza, all'Ucraina. Ricorda la popolazione civile stremata ormai dalle tensioni in Terra Santa e i tanti soldati morti, alcuni giovanissimi, in Ucraina.
L’Ucraina che vuole rimarcare la sua identità ricorda San Volodymyr con un grande mosaico esposto nella cattedrale di Santa Sofia. Non è un caso. San Volodymyr, che si festeggia il 28 luglio, fu colui che inviò messi alle nazioni confinanti per valutare quale fosse la fede migliore per il suo regno, e, ascoltate le testimonianze, decise che il suo popolo sarebbe stato cristiano. Da qui, il Battesimo di Volodymyr, che fu anche il battesimo della Rus’ nel 988.
Sono arrivate in Francia in condizioni di massima segretezza, sotto scorta militare, in container appositamente costruiti per loro. Si tratta di 16 rare icone del VI secolo, custodite nel Museo Nazionale d’Arte Khanenko di Kyiv e trasferite lo scorso maggio in Francia. Cinque di queste icone sono state esposte in questi giorni al Louvre, e la storia del loro salvataggio è stato così rivelato.
Papa Francesco nella cappella di Santa Marta nel pomeriggio di lunedì 6 novembre ha battezzato un bimbo di tre mesi ucraino.
La coppia greco-cattolica composta da padre Ivan e Maryana Talailo si è formata quindici anni fa. Nel 2014, sono sopravvissuti alle tragiche vicende che hanno coinvolto Donetsk con la presa della città. E negli ultimi sette anni vivono a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, dove padre Ivan è riuscito a fondare una nuova parrocchia di San Nicola Taumaturgo e costruire una chiesa. Dall'invasione russa dell’Ucraina, hanno aiutato gli sfollati.
La cattedrale di Santa Sofia di Kyiv e il centro medievale di Lviv (Leopoli) sono stati inclusi lo scorso venerdì tra i siti del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e considerati in pericolo. Non si tratta di una decisione che include un meccanismo coercitivo. Tuttavia, la formale protezione internazionale potrebbe proteggere i siti dai possibili attacchi dei russi.
Un comunicato dell'Elemosineria Apostolica del 20 settembre ha informato che il Cardinale Konrad Krajewski, prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità, si trova in questi giorni di nuovo in Ucraina "per portare alla popolazione martoriata dalla guerra il conforto del Santo Padre e per inaugurare una Casa di Accoglienza per donne e bambini".
L'Elemosiniere di Papa Francesco, il Cardinale Konrad Krajewski, annuncia l'invio di nuovi aiuti umanitari per l’Ucraina, appena giunti dalla Corea.
Notizie dalla Sala stampa della Santa Sede in merito al viaggio di pace del Cardinale Zuppi in America. “Nei giorni 17-19 luglio, il Cardinale Matteo Zuppi, inviato del Santo Padre, si è recato in visita a Washington, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, al fine di proseguire la missione affidatagli da Papa Francesco e in tale ambito incontrare il Presidente degli Stati Uniti, Joseph R. Biden".
La preghiera è la forza mite che protegge e sostiene il mondo
"La generosità solidale è spesso l’unica risposta concreta all’ingiustizia e al dolore che opprimono tanti esseri umani. Vi ringrazio, amici, perché vi dedicate a una solidarietà fattiva, che aiuta a risanare le ferite ed è come una carezza sul volto di chi soffre. Una carezza che restituisce speranza nel trambusto dei conflitti". Lo ha detto Papa Francesco stamane, ricevendo in udienza i partecipanti alla 96.ma Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali e alla Youth Conference.
La notizia è che il prossimo sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina si terrà a Roma il prossimo settembre. Viene dalla Polonia, dove c’è stata l’ultima riunione, e da dove Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk ha presentato due libri, ha ricevuto una alta onorificenza polacca, ha messo in luce il pericolo, ormai di abituarsi alla guerra.
"La guerra in Ucraina ha causato una massiccia distruzione delle infrastrutture civili, tra cui centinaia di migliaia di case. Milioni di persone sono state costrette a fuggire mentre altre sono rimaste o sono già rientrate all’interno dei loro appartamenti colpiti dai bombardamenti, sebbene gran parte degli interni siano gravemente danneggiati. Per questo motivo, Caritas Roma ha deciso di offrire un primo segno di vicinanza concreta contribuendo al progetto “Home for Family”, portato avanti da Caritas Spes Odessa".
L’ultimo viaggio del Cardinale Jean-Louis Tauran fu in Arabia Saudita, nel 2018, e lì fu in grado anche di celebrare Messa, nonostante il territorio sia considerato sacro dall’Islam. Prima di lui c’era stato il Cardinale Bechara Rai, patriarca dei maroniti, che tra l’altro andò come “diplomatico” del suo Paese, risolvendo una situazione di crisi. La visita del Cardinale Schoenborn in Arabia Saudita, tuttavia, ha un sapore diverso: si inserisce in quella “diplomazia del secondo binario” (track two diplomacy) portata avanti dalle organizzazioni religiose. In particolare, Schoenborn è andato su invito della Lega Musulmana Mondiale, e la sua presenza è stata descritta come segno dei buoni rapporti che intercorrono con la Santa Sede.