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Il Papa: "La salvezza è gratis, misericordia e perdono non siano solo parole"

“Il Giubileo è in tutto il mondo, non soltanto a Roma. Ho desiderato che questo segno della Porta Santa fosse presente in ogni Chiesa particolare, perché il Giubileo della misericordia possa diventare un’esperienza condivisa da ogni persona. L’Anno Santo, in questo modo, ha preso il via in tutta la Chiesa e viene celebrato in ogni diocesi come a Roma. Anche la prima Porta Santa è stata aperta proprio nel cuore dell’Africa segno visibile della comunione universale. Possa questa comunione ecclesiale diventare sempre più intensa, perché la Chiesa sia nel mondo il segno vivo dell’amore e della misericordia del Padre. Che la Chiesa sia segno vivo di amore e misericordia”. Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, nella consueta Udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro. 

Nella catechesi il Papa ha ribadito il legame tra il Giubileo straordinario ed il Concilio Vaticano II: “Il Concilio ha contemplato e presentato la Chiesa - ha spiegato Francesco - alla luce del mistero della comunione. Sparsa in tutto il mondo e articolata in tante Chiese particolari, è però sempre e solo l’unica Chiesa che Gesù Cristo ha voluto e per la quale ha offerto Sé stesso. La Chiesa una che vive della comunione stessa di Dio. Questo mistero di comunione, che rende la Chiesa segno dell’amore del Padre cresce e matura nel nostro cuore, quando l’amore, che riconosciamo nella Croce di Cristo e in cui ci immergiamo, ci fa amare come noi stessi siamo amati da Lui. Si tratta di un amore senza fine, che ha il volto del perdono e della misericordia”.

Il Pontefice ha ricordato inoltre a compiere gesti concreti durante il Giubileo perché “la misericordia e il perdono non devono rimanere belle parole, ma realizzarsi nella vita quotidiana. Amare e perdonare sono il segno concreto e visibile che la fede ha trasformato i nostri cuori e ci consente di esprimere in noi la vita stessa di Dio. Amare e perdonare come Dio ama e perdona è un programma di vita che non può conoscere interruzioni o eccezioni, ma ci spinge ad andare sempre oltre senza mai stancarci, con la certezza di essere sostenuti dalla presenza paterna di Dio”.

Francesco è tornato a spiegare il significato della Porta Santa. “Attraversare la Porta Santa - ha detto il Papa - è il segno della nostra fiducia nel Signore Gesù che non è venuto per giudicare, ma per salvare: è segno di una vera conversione del nostro cuore. La Porta indica Gesù stesso che ha detto: Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Dobbiamo tenere spalancata la porta del nostro cuore per non escludere nessuno, neppure quello o quella che ci dà fastidio”. 

Infine dal Papa anche un invito ai fedeli: “State attenti, che non ci sia qualcuno un po’ svelto e troppo furbo che si dica che si deve pagare. No, la salvezza non si paga, la salvezza non si compra! La Porta Santa è Gesù, e Gesù è gratis! Lui stesso parla di quelli che fanno entrare non come si deve, e semplicemente dice che sono ladri e briganti. State attenti, la salvezza è gratis!”.

Dai fedeli presenti in Piazza San Pietro anche un lungo applauso al Papa quando lo speaker italiano ha ricordato che domani Francesco compirà 79 anni.

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