Città del Vaticano , 30 May, 2023 / 6:00 PM
Carisma, presenza, speranza. Sono le tre parole chiave per leggere e avvicinarsi al nuovo libro dei Salesiani Don Bosco "Il carisma della presenza e della speranza" ,presentato oggi in Vaticano, presso il Campo Santo Teutonico. "Un anno viaggiando con Don Angel Fernandez Artime", Rettore Maggiore dei Salesiani e decimo successore di Don Bosco.
Ed è proprio un viaggio bellissimo e avvincente quello che viene raccontato nel libro curato da Don Giuseppe Costa, Segretario e Coportavoce RM. Don Angel in 15 mesi tocca solo alcuni dei 136 Paesi raggiunti dalla famiglia salesiana.
Si parte da Torino, si passa per Madrid, si arriva all'America Latina e ancora Dubai, Londra, l'India, l'Asia, l'Africa e l'Australia. Il Rettore Maggiore, rallentata l'emergenza Covid19, non ha esitato a visitare e incontrare la grande famiglia salesiana ovunque è stato possibile.
Nell'incontro di oggi in Vaticano, avvenuto per presentare il libro con protagonisti i giornalisti vaticanisti, come Angela Ambrogetti direttore di Acistampa, Domenico Agasso, Vaticanista de La Stampa, Gianni Cardinale, Vaticanista di Avvenire, Eva Fernández, Corrispondente di Cadena Cope per l’Italia e il Vaticano, Javier Martínez-Brocal, Corrispondente di ABC per il Vaticano, quello che è uscito fuori e su cui tutti era d'accordo è stato l'entusiamo.
L'entusiasmo che da sempre caratterizza la famiglia salesiana nell'annunciare Don Bosco e il Vangelo in tutto il mondo.
"Don Angel ha portato in giro per il mondo l'entusiamo e la gioia di Don Bosco e le immagini, le fotografie di questo libro ne parlano e ne sono la testimonianza", ha detto la vaticanista Eva Fernández.
Essere pieno di Dio e manifestarlo con gioia. Deve essere ancora questo lo stile con cui girare il mondo nel nome di Don Bosco. E il Rettore Maggiore lo sa bene.
“Le immagini della ‘toccata e fuga’ o della pura celebrazione di eventi importanti non si addicono alle visite del Rettor Maggiore. La sua presenza è spesso richiesta dalle case salesiane o dalle Ispettorie per festeggiare una tappa significativa della propria storia, come i 100 o i 50 anni dalla fondazione, l’inizio di una nuova opera, la professione dei voti o l’ordinazione sacerdotale di nuovi confratelli, la commemorazione di figure salesiane esemplari per le diverse terre e per la Chiesa intera. Tuttavia, l’intento celebrativo è sempre parte di un incontro ricco di contenuti e di confronti sullo stato di salute del carisma salesiano nella realtà locale” osserva il sociologo Franco Garelli, Professore Emerito dell’Università Statale di Torino, nell’introduzione alla lettura.
Le case salesiane ospitano giovani di culture diverse, sovente anche di religioni e di etnie differenti; perché il carisma di Don Bosco, pur nato in un particolare contesto culturale e religioso, non conosce confini confessionali, contagia tutti. Ed ecco qui il viaggio in Zimbabwe e Zambia, in Thailandia, in Ungheria, in Francia, in due Ispettorie del Brasile e in sei Ispettorie dell’India.
Il decimo successore di Don Bosco è intervenuto in Vaticano e ha ringraziato tutti i presenti sottolineando che è importante far conoscere a tutti il bene che si fa, per questo ha accettato di essere il protagonista del libro. "Vivo la mia vita come servizio, andando per il mondo vedo quanto bene fa la Chiesa, non parlo di miracoli come quello per la salute, ma di come la famiglia salesiana a volte riesce a cambiare radicalmente la vita di qualcuno", ha detto il Rettore Maggiore.
"Don Bosco apre tutte le porte del mondo", ha concluso don Angel Fernandez Artime commentando il suo meraviglioso viaggio.
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