Città del Vaticano , 05 April, 2022 / 3:30 PM
Il martedì dopo la quinta domenica di Quaresima si celebra la stazione nella chiesa di Santa Maria in Via Lata.
Ma questa stazione ha girato molto tra le chiese dell’Urbe. Nella guida di Pompeo Ugonio alle stazioni quaresimali troviamo invece la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta ai Fori Imperiali, che a sua volta aveva ereditato la stazione San Ciriaco in Thermis, un’antica chiesa nelle rovine delle Terme di Diocleziano.
Proprio nello stesso secolo di Ugonio era stata costruita la grande chiesa di Santa Maria degli Angeli dentro l’antico “frigidarium” delle terme. La costruzione era stata un’occasione per mettere a posto un po’ di confusione tra le antiche chiese titolari.
Così racconta Ugonio a proposito della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta:
“Non si può arguire molta antichità di questa chiesa, peroché & la dignità di titolo di Cardinale, & l’honore della Statione l’ha havuto da poco tempo in quà.”
“Da poco tempo in quà” per Ugonio era nel Quattrocento: “Sisto IIII nel 1475 gli diede l’uno & l’altro.”
E poi comincia a spiegare i trasferimenti dei “tituli”.
“Già quando trattassimo della chiesa di S. Mari de gli Angeli nelle Terme Diocletiane”, dicessimo che dentro a dette Terme fu antichissimamente una chiesa dedicata in honore di S. Ciriaco Martire, la quale era uno de più vecchi titoli di Cardinale.”
“Or essendo quella per la lunghezza de gli anni totalmente rovinata & profanata, si che senza grandissima spesa più non si poteva riparare, fu quel titolo transferito da Papa Sisto IIII alla presente chiesa de SS.Quirico & Iulitta, dove transportò parimente la Statione che in tal giorno, come è hoggi soleva essere S. Ciriaco nelle Terme.”
E questa fu un’occasione per restaurare la chiesa:
“Con questa occasione fu la chiesa de SS. Quirico & Iulitta ristaurata dal medesimo Papa Sisto, & con l’occasione anco dell’anno santo del Giubileo, che venne nel 1475 come si fede per le iscrittioni che sono su le porte.”
In realtà la chiesa risale al VI secolo e qualcuno pensa che sia stata realizzata nell’aula di una grande residenza privata di epoca romana. Poco prima dei tempi di Ugonio, il pavimento della chiesa era stato rialzato di oltre tre metri. Ugonio vede anora l’antico mosiaco nell’abside, o nella “Tribuna” come dice lui, “con l’imagini da una parte di S. Stefano Protomartire, & dall’altra di S.Lorenzo suo glorioso imitatore, il che è segno che i nostri maggiori di quest chiesa tenessero conto.”
Ma pochi anni dopo Ugonio l’orientamento della chiesa viene rovesciato, e l’attuale ingresso si trova al posto dell’abside vista da Ugonio. L’attuale facciata verso i Fori Imperiali è del Seicento.
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta non è più tra le stazioni quaresimali.
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