venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Il cardinale Hollerich mette in guardia dal rischio di uno scisma

Le riforme nella Chiesa cattolica richiedono "una base stabile", e ha avvertito che se verranno approvate diaconesse e viri probati, l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati maturi, " il pericolo di scisma sarebbe grande”. Lo ha detto in una intervista  pubblicata sul numero di febbraio della rivista tedesca Herder Korrespondenz, il cardinale gesuita Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo.

Il presule svolgerà un ruolo centrale nel Sinodo della sinodalità del 2023.  La domanda era sulla possibilità di introduzione delle diaconesse, come riporta CNA Deutsch.

Il cardinale, 63 anni, ha risposto : “non avrei nulla in contrario. Ma le riforme hanno bisogno di una base stabile. Se il Papa ora permettesse semplicemente viri probati e diaconesse, il rischio di scisma sarebbe grande".

“In fondo non è solo la situazione tedesca, dove forse solo una piccola parte si allontanerebbe. In Africa o in paesi come la Francia, molti vescovi potrebbero non essere d'accordo”, ha affermato.

Nel luglio dello scorso anno, Papa Francesco ha nominato il cardinale Hollerich relatore generale per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà in Vaticano nell'ottobre 2023.

Il cardinale Hollerich ha detto a Herder Korrespondenz nella recente intervista che Papa Francesco è stato frainteso.

“Il Papa non ha nulla contro i conservatori se imparano dalla vita. Allo stesso modo, non ha nulla contro i riformatori se tengono conto di tutta la Chiesa. E al Papa non piacciono le lotte interne alla Chiesa”, ha sottolineato.

“A volte ho l'impressione che i vescovi tedeschi non capiscano il Papa. Il Papa non è liberale, è radicale. Il cambiamento viene dalla radicalità del Vangelo”, ha aggiunto.

Il cardinale, che è anche presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell'Unione europea (Comece), ha sottolineato che è necessaria una riforma strutturale, ma ha detto che serve il consenso.

Il cardinale ha fatto riferimento anche alla Messa “Vetus ordo”, dicendo che ha un testo “molto bello”. Il cardinale ha spiegato che a volte usava il latino quando celebrava la messa nella sua cappella privata, ma aveva delle riserve a farlo in una parrocchia.

"So che le persone lì non capiscono il latino e non posso farci nulla", ha detto.

 

Le Migliori Notizie Cattoliche - direttamente nella vostra casella di posta elettronica

Iscrivetevi alla newsletter gratuita di ACI Stampa.

Clicca qui

La nostra missione è la verità. Unisciti a noi!

La vostra donazione mensile aiuterà il nostro team a continuare a riportare la verità, con correttezza, integrità e fedeltà a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.

Donazione a CNA