Roma, 27 May, 2021 / 2:00 PM
Si è conclusa la 74/ma Assemblea Generale della CEI, aperta lunedì scorso dall’intervento di Papa Francesco, e dedicata all’avvio del cammino sinodale della Chiesa italiana, che – si legge nel comunicato finale dovrà “essere garanzia di un Noi ecclesiale inclusivo, espressione della Chiesa popolo di Dio”.
Nel corso dei lavori gli oltre 200 vescovi presenti hanno espresso preoccupazione per “la situazione socio-economica del Paese: la pandemia, oltre al fortissimo impatto sul fronte sanitario, ha avuto un’incidenza negativa sul tessuto sociale”.
Dopo aver ribadito l’attenzione per il fenomeno migratorio e pregato per e vittime della tragedia del Mottarone, l’Assemblea ha approvato un’ulteriore erogazione straordinaria di 60 milioni di euro da destinare alle Diocesi. “Questo nuovo contributo fa seguito a quello dello scorso anno di 200 milioni di euro. Le somme dovranno essere utilizzate entro la fine di febbraio 2022 e rendicontate alla CEI entro e non oltre il mese di aprile 2022”.
Tra le varie deliberazioni assunte, l’Assemblea Generale ha approvato la costituzione di alcuni Santi Patroni: san Martino di Tours patrono del Volontariato in Italia; san Giuseppe Moscati patrono dei medici, infermieri e soccorritori del Sistema dell’Emergenza Territoriale 118 italiano, della Medicina e Chirurgia di Emergenza nazionale; san Giovanni Bosco patrono degli Ispettori del Lavoro; la Beata Vergine delle Grazie dal Ponte di Porretta Terme patrona della Pallacanestro italiana. Dovrà ora seguire la conferma della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Previsto infine un evento a Firenze – nei primi mesi del 2022 - che darà continuità al progetto dell’Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace, che si è tenuto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020.
Incontrando la stampa al termine dei lavori, il Cardinale Bassetti, Presidente della CEI, ha chiarito la questione sinodale. “Il nostro non è un sinodo, è un cammino sinodale che parte da condizioni anche molto diverse da quelle della Germania. Quello tedesco ha affrontato alcuni problemi molto particolari e io credo che i problemi di fondo della nostra gente siano ben altri: sono la solitudine, l'educazione dei figlioli, i problemi di chi non arriva in fondo al mese perché non ha il lavoro, i problemi di una immaturità affettiva che portano le famiglie a disgregarsi… noi affronteremo tutti questi problemi ma quelli del celibato dei preti, quelli del sacerdozio alle donne, non sono i problemi fondamentali che in questo momento attanagliano la Chiesa e l'umanità”.
Il Cardinale Bassetti ha poi affrontato il tema del DDL Zan per il contrasto all’omofobia ribadendo che “per quello che riguarda la violenza non c'era bisogno di un'altra legge perché già la legge precedente garantiva la tutela di tutti. Noi abbiamo sempre riaffermato la difesa della persona contro ogni violenza e discriminazione perché la persona viene sempre prima di ogni possibile riduzionismo e merita assoluto rispetto quindi questo è un punto che deve stare alla base la tutela amplissima della pluralità di opinioni e la libertà di esprimerle senza paura di meccanismi sanzionatori che potrebbero generare intolleranza. Ci sono temi certamente su cui ci sono delle visioni diverse e sul genere noi abbiamo una visione biblica: maschio e femmina li creò”.
Sul tema – afferma il comunicato finale – “c’è necessità di un dialogo aperto, auspicando una soluzione priva di ambiguità e di forzature legislative, che coniughi il rifiuto di ogni discriminazione con la libertà di espressione”.
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