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Un servizio di EWTN News

Stazioni quaresimali, la basilica di san Lorenzo in Damaso

Il pellegrinaggio stazionale di oggi si ferma a San Lorenzo in Damaso. La chiesa che vediamo si fonda sulla casa paterna di Damaso che fu Papa dal 366 al 384. Il padre era uno scrittore, lettore, diacono, sacerdote della Chiesa di Roma. La madre Lorenza come San Lorenzo era di origine spagnola. Visse con altri parenti e morì quasi centenaria. La sorella Irene si consacrò a Dio. Damaso decise di usare la sua casa paterna come archivio e uffici della diocesi di Roma diocesani.

Damaso si preoccupò di custodire le catacombe ormai abbandonate e di “segnare” le tombe dei martiri con epitaffi di sua raffinata quanto affettuosa composizione – i Damasi Epigrammata – che ne cantassero le lodi e ne trasmettessero ai posteri la memoria”.

Così il cardinale Piacenza Penitenziere Maggiore ricorda uno degli aspetti di Papa Damaso, patrono degli archeologi. Oggi è proprio nella chiesa che lui volle costruire che si ferma il cammini delle stazioni: San Lorenzo in Damaso appunto.

Oggi si trova in Piazza della Cancelleria e di fatto è parte del Palazzo della Cancelleria.

I recenti scavi effettuati tra il 1988 e il 1993 hanno rivelato i resti della prima chiesa, una grande basilica a tre navate, costruita da Papa Damaso sotto il cortile del Palazzo della Cancelleria. L’interno della chiesa è stato rifatto nel 1820 da Giuseppe Valadier. Nella seconda cappella a destra c'è la tomba di Pellegrino Rossi, primo ministro di Pio IX, ucciso nel 1848.

Nella Cappella del Santissimo Sacramento la icona della Madonna Haghiosoritissa, l’immagine orante bizantina con le mani sollevate, la Vergine intercede presso il Figlio in favore dell’umanità o di un fedele che ne chiede il patrocinio.

L’icona proviene dalla Chiesa di San Salvatore ad Fornacem (San Salvatore in Arco). Nel 1480 a seguito dei lavori di sistemazione urbanistica commissionati dal pontefice Sisto IV (Francesco della Rovere 1471-1484), venne trasferita a San Lorenzo in Damaso.

 La chiesa subì molti restauri; sia nell'antichità quando venne quasi distrutta dal sacco di Roma nel 1527 come in tempi più recenti quando nel 1940 subì danneggiamenti a causa di un incendio.

I resti di papa Damaso riposano sotto l’altare maggiore; egli fu uno dei primi e forse il più grande dei “cultores martyrum”.

Domani si esce dal centro di Roma per arrivare alla basilica papale di San Paolo Fuori le Mura. Appuntamento alle 17.00

 

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