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Un servizio di EWTN News

Loreto 2020, storia di un Santuario le origini della "questione lauretana"

Papa Francesco lo ha prolungato di un anno. Il Giubileo lauretano nato per celebrare i cento anni  della Proclamazione della Madonna di Loreto Patrona dell’aeronautica ha dovuto essere limitato a causa della pandemia. Ma in questi mesi è stato il centro della attenzione per molti che ogni giorno si sono collegati tramite i media con la celebrazione della messa e la recita del Santo Rosario.

Loreto ha un fascino speciale. La storia del Santuario non nasce da una visione come per Fatima o Lourdes, ma dalla tradizione che vuole che la Casa di Maria a Nazaret sia stata trasportata dagli angeli propio su questo colle affacciato sull’Adriatico, verso Oriente.

Da questo cento anni fa la decisione per la nascente arte del volo di scegliere propio questa immagine come patrona.

La convinzione della miracolosa traslazione "volante" spinse Papa Benedetto XV, accogliendo i desideri dei piloti della 1ª Guerra Mondiale, a nominare con il decreto del 24 marzo 1920, la Beata Vergine di Loreto "Patrona degli Aeronauti". La protezione di Maria, pertanto, non si limita al trasporto aereo operato dalle Forze Armate, ma si riferisce ad ogni persona che viaggia e a quanti, nei velivoli stessi o nei servizi di terra, sono responsabili della sicurezza e della tranquillità di coloro che sono trasportati.

E a Loreto sono ancora alcune importanti istituzioni aeronautiche come il Centro di Formazione Aviation English che oggi all'interno delle strutture che furono dapprima sede dello storico Istituto "Francesco Baracca" previsto nell'ambito di una serie di attività a carattere umanitario che avevano quali destinatari le famiglie e gli orfani di aeronauti che si trovavano in cattive condizioni finanziarie. Nel 1925 tali iniziative portarono alla costituzione dell'Opera Pia Nazionale per le vedove ed i figli degli Aeronauti, denominata nel 1937 Opera Nazionale per i figli degli Aviatori (ONFA), presente a Loreto fino al 1983.

Ma qual è la vera storia di Loreto, del santuario, della devozione?

In una breve serie di articoli proviamo a raccontarvi Loreto a partire dalla “ Questione lauretana” , la problematica storia della autenticità che nulla toglie però alla fortissima devozione mariana custodita oggi dai Frati Cappuccini e dalla Delegazione Pontificia guidata da un arcivescovo.

Ci faremo guidare da Giuseppe Santarelli, sacerdote cappuccino, direttore della Congregazione Universale della Santa Casa di Loreto storico che ha dato un contributo decisivo alla “questione lauretana” con una serie di ricerche e diverse pubblicazioni.

Secondo le più antiche leggende messe su carta da Giacomo Ricci  e  Pier Giorgio Tolomei detto il Teramano nella seconda metà del 1400, la “camera” della casa di Nazaret di Maria venne trasportata per “mistero angelico” a Loreto nel 1294.

Il fatto che il testo fosse così tardo rispetto all’evento fece nascere subito la “questione” tanto che un francescano di Terra Santa esprime i suoi dubbi. Ma fa molti errori nel suo testo e sembra quasi voler sconfessare Loreto per paura che nessuno si rechi più in pellegrinaggio a Nazaret.

La questione si acuisce con l’arrivo della Riforma. Pier Paolo Vergerio un vescovo cattolico che passa al protestantesimo pubblica un libello contro la tradizione lauretana. Ma pone le due questioni fondamentali: come si è conservato il manufatto e perché nessuno ne parla prima?

La questione tra alti e bassi arriva al XVIII secolo  con nuovi studi. Si ipotizza che si tratti di una copia. E del resto l’usanza nel mondo cristiano di “copiare” i luoghi santi era molto diffusa.

Poi si parlò di un’altra chiesa  nelle vicinanze attestata dal 1194 che sarebbe il vero luogo di pellegrinaggio e il vero luogo dedicato alla Santa Casa.

Si arriva così al XX secolo con una metodica di ricerca più documentata. E si riapre anche la disputa con toni decisamente accesi. Nel 1883 nasce la Congregazione Universale della Santa Casa  che promuove il culto mariano - lauretano e  nel 1907 il Collegio di difesa perpetua della Santa Casa.

Il contraddittorio più interessante fu tra il canonico francese Ulisse Chevalier che riteneva la Santa Casa un falso storico e il gesuita Ilario Rinieri che gli si oppose violentemente.

Si prosegue così tra pro e contro fino agli scavi archeologici del 1962 a Loreto, preceduti da quelli degli anni ’50 a Nazaret che portano una nuova e chiara luce sulla questione lauretana.

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