Roma, 03 December, 2019 / 9:00 AM
"Non ci sono priorità da anteporre all’annuncio della risurrezione, al kerigma della speranza". Lo ha detto Papa Francesco la scorsa settimana ai partecipanti all'incontro internazionale "La Chiesa in uscita". Chi ha partecipato al Convegno, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, è Carlos Macias De Lara, Presidente e Fondatore del Centro Kerigma. ACI Stampa lo ha intervistato:
Cosa significa essere direttore di un centro internazionale di evangelizzazione? Di cosa si occupa principalmente?
ll Centro Kerigma è stato fondato nel 2014 ma è il frutto di 25 anni di servizio di evangelizzazione e di predicazione nei cinque continenti. Il mio compito è quello di formare gli operatori e organizzare gli eventi, ma soprattutto di scegliere e inviare gli evangelizzatori dove vengono richiesti i nostri corsi. "Vogliamo essere una risposta all'appello del Papa per una Chiesa missionaria che promuove la Nuova Evangelizzazione", questo è lo slogan del Centro Kerigma International.
Il Convegno in Vaticano sulla "Chiesa in uscita" è stato utile? Di cosa avete parlato esattamente?
Il convegno di Evangelizzazione organizzato in Vaticano è stato molto utile. E' stato un momento formativo, ci ha fornito delle linee pratiche sul modo di agire inerente alla nuova evangelizzazione. Per noi è importante, è stata come una ricarica per il nostro piccolo servizio in Europa e nel mondo.
Quali sono le nuove proposte di evangelizzazione?
Il nostro metodo è attivo partecipativo, al centro c'è solo l’annuncio del Kerigma. Tutto parte dalla Parola di Dio e questo si inserisce nel modo proposto da Evangelii Gaudium. Noi per esempio al Centro Kerigma abbiamo il "Progetto Kairòs". E' una nuova iniziativa per formare gli adulti alla Nuova Evangelizzazione. Ti proponiamo una serie di corsi biblico-esperienziali, ciascuno dei quali costituisce un momento di grazia, un tempo forte, un'occasione meravigliosa per far entrare nel tuo tempo il tempo di Dio.
L'incontro con Papa Francesco. Quali emozioni vi ha lasciato?
Incontrare il Santo Padre è sempre un'emozione nuova, ci spinge sempre a continuare ad evangelizzare con il nostro metodo semplice dell'annuncio e della testimonianza. Il Papa è stato chiaro: "Chi evangelizza, infatti, non può mai scordarsi di essere sempre in cammino, in ricerca insieme agli altri. Perciò non può lasciare indietro nessuno, non può permettersi di tenere a distanza chi arranca, non può chiudersi nel suo gruppetto di relazioni confortevoli. Chi annuncia non cerca fughe dal mondo, perché il suo Signore ha tanto amato il mondo da dare sé stesso, non per condannare ma per salvare il mondo". Noi avremo sempre in mente le sue parole.
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