Città del Vaticano , 11 October, 2019 / 12:30 AM
Il nuovo presidente della Accademia Ecclesiastica, la cosiddetta “scuola degli ambasciatori vaticani” è un americano di Birmingham, Alabama, che ha servito fino ad oggi come nunzio in Malesia. L’arcivescovo Joseph Marino prende il posto dell’arcivescovo Giampiero Gloder, destinato all’incarico di nunzio a Cuba.
Non è la prima volta che un non italiano va a guidare l’Accademia (in anni recenti, si possono ricordare gli arcivescovi Mullor Garcia e Rauber, oggi cardinale, mentre in passato la ‘scuola’ era stata diretta anche da Merry del Val, poi segretario di Stato), ma la nomina dell’arcivescovo Marino rappresenta comunque l’ingresso di una nuova “linfa” diplomatica, e rientra nell’ambito di una serie di nomine della Segreteria di Stato vaticana che stanno operando un forte cambiamento interno.
Sacerdote dal 1979, l’arcivescovo Marino ha cominciato la sua carriera diplomatica nella nunziatura delle Filippine nel 1088, quindi è stato dal 1991 al 1994 in Uruguay, in Nigeria dal 1994 al 1997, e dal 1997 nei Balcani, servendo anche a Belgrado durante il conflitto in Kosovo. L’arcivescovo Marino era anche un membro della delegazione inviata dalla Santa Sede alla Casa Bianca prima della Seconda Guerra del Golfo nel 2003 – delegazione che era guidata dal Cardinale Pio Laghi e che mirava ad evitare l’attacco.
Nominato nunzio nel 2008, è stato destinato prima alla nunziatura del Bangladesh, dove ha servito dal 2008 al 2013, e dal 2013 era stato nominato nunzio apostolico in Malesia e Timor Est e delegato apostolico in Brunei.
Ora viene chiamato a guidare la Pontificia Accademia Ecclesiastica, fondata nel XVIII secolo (sebbene la conformazione attuale sia stata definita solo nel 1850), che ha sede in piazza della Minerva. Il presidente ha il compito di reclutare annualmente una dozzina di sacerdoti da immettere alla missione diplomatica della Santa Sede; di accogliere e seguire tutti gli alunni e di organizzarne il corso formativo interno. Il presidente gestisce anche il personale religioso presente nella casa (vi opera un gruppo di suore) e quello laico.
L’Accademia è un organo della Segreteria di Stato, dunque l’alta presidenza spetta al Segretario di Stato vaticano. L’arcivescovo Marino è chiamato anche a superare la crisi dell’Accademia, perché i vescovi presentano sempre meno candidati dovuto alla crisi delle vocazioni, e il fatto che si possa accedere all’accademia solo a 33 anni blocca molti potenziali candidati. È un problema anche per le nunziature, dato che ci sono sempre meno possibili nunzi apostolici.
Una crisi con cui aveva fatto i canti anche l’arcivescovo Giampiero Gloder, nominato nuovo “ambasciatore del Papa” a Cuba. L’arcivescovo Gloder, dal 2014 presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, andrebbe a prendere il posto dell’arcivescovo Giorgio Lingua, che il Papa ha invece nominato lo scorso 22 luglio nunzio apostolico in Croazia. Nessuna conferma ufficiale è arrivata sulla nomina.
Sarebbe, per l'arcivescovo Gloder, un primo incarico da nunzio in un posto cruciale, che ha visto già nunzi di un certo livello (due suoi predecessori sono i Cardinali Angelo Becciu e Beniamino Stella) e che per un periodo è stato il centro di attenzione della Santa Sede: dal lavoro di mediazione per il ripristino delle relazioni tra Cuba e Stati Uniti fino all’incontro con il Patriarca Kirill all’Avana, Papa Francesco è pasato per due volte da la Isla. Nel 2020 si celebreranno anche gli 85 anni di relazioni diplomatiche tra Cuba e la Santa Sede.
Classe 1958, entrato al servizio diplomatico della Santa Sede nel 1992, l’arcivescovo Gloder è stato in missione in Guatemala dal 1992 al 1995, e poi è stato richiamato in Segreteria di Stato, dove ha lavorato nella sezione affari generali, fino a diventare nel 2009 capo ufficio con incarichi speciali.
Dal 21 settembre 2013 è presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, l’istituzione vaticana che forma il personale diplomatico della Santa Sede, ed è vicecamerlengo dal 20 dicembre 2014. In caso la nomina fosse confermata, l’arcivescovo Gloder non dovrebbe mantenere l’incarico di vice-camerlengo, che probabilmente non sarà per ora assegnato.
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