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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco sulla tomba di Victoire Rosoamanarivo, "donna che ha difeso la fede"

Il pomeriggio di Papa Francesco in Madagascar, dopo l'incontro con i Vescovi, continua con la visita alla Tomba della Beata Victoire Rasoamanarivo.

La tomba della laica Beata Victoire è situata davanti alla Cattedrale di Andohalo in una cappella di forma rotonda. Di fronte ad essa è presente un semplice altare in pietra ed un crocifisso per permettere la preghiera e il raccoglimento dei fedeli. La Beata del Madagascar nasce nel 1848 in una delle famiglie più ricche del Paese, si iscrive alla scuola della missione e nel 1863 si fa battezzare. Papa Francesco prega sulla tomba della prima malgascia autoctona che salì agli onori degli altari.

Victoire viene data in sposa a un alto ufficiale dell'esercito, violento e dissoluto. Nonostante questo Victoire non mette in discussione il sacramento del matrimonio e rimane accanto al marito che accetta anche il Battesimo. Nel 1883, in seguito al conglitto franco-malgascio, i missionari cattolici vengono espulsi e i fedeli accusati di tradimento. Ma Victoria continua a professare la sua fede. Nasce con lei "L'Union catholique", movimento di spiritualità mariana. Si dedica ai malati, ai lebbrosi, ai bisognosi. Col tempo acquistò agli occhi della corte e di tutto il popolo una stima incondizionata per la sua vita cristiana. Trascorreva in chiesa anche sei o sette ore al giorno, a volte fino a notte inoltrata.

E' San Giovanni Paolo II a proclamarla Beata il 30 Aprile 1989, ad Antanarivo, la città natale della missionaria del Madagascar. Nel 1993 le sue spoglie riposano nella Cappella antistante la Cattedrale.

"Due donne proteggono questa Cattedrale - dice Francesco durante l'Incontro con i Vescovi in Cattedrale - nella cappella qui accanto riposano i resti della Beata Victoire Rasoamanarivo, che ha saputo fare del bene, difendere e diffondere la fede in tempi difficili; e soprattutto vi è l’immagine della Vergine Maria che, con le sue braccia aperte verso la valle e le colline, sembra abbracciare ogni cosa. Chiediamo a loro di allargare sempre il nostro cuore, di insegnarci la compassione proveniente dal grembo materno che la donna e Dio sentono di fronte ai dimenticati della terra, e di aiutarci a seminare la pace e la speranza".

Infine, il Pontefice presiede la Veglia con i giovani nel campo Diocesano di Soamandrakizay.

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