Genova, 10 August, 2019 / 2:00 PM
Festa a Genova per San Lorenzo, Patrono della città. Stamane in Cattedrale l’Arcivescovo, Cardinale Angelo Bagnasco, ha presieduto la Messa solenne.
All’epoca di San Lorenzo - ha detto il porporato nell’omelia - “l’opinione corrente considerava i seguaci di Gesù come strani e pericolosi per l’unità politica dell’impero: pur avendo le occupazioni di tutti i cittadini, vi era nel loro modo di pensare e di vivere qualcosa che era lontano dal pensare comune e quindi apparivano divisivi e non affidabili, pericolosi”.
Secondo l’Arcivescovo “sono evidenti le affinità con il nostro tempo: i cristiani sono giudicati pericolosi, perché non abbastanza allineati con il pensiero diffuso; sembra che siano seme di discordia sociale, addirittura incompatibili con la democrazia perché a volte esprimono – come tutti fanno – le proprie idee, che non sempre collimano con altre”.
Pertanto - ha proseguito il Cardinale Bagnasco - “dobbiamo restituire a Dio il primato: Lui non ne ha bisogno, ma noi sì per poter vivere nella verità. Per questo Lorenzo è un uomo libero e per questo il mondo è infastidito: intuisce che la fede è fonte di libertà. Ma è proprio vivendo in questa libertà che i discepoli di Gesù amano e servono il mondo di ieri e di oggi”.
“A volte come cristiani - ha concluso il presule - incontriamo incomprensione, indisponibilità, arroganza, ma abbiamo la responsabilità di essere nel mondo e di servirlo con amore”.
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