venerdì, novembre 22, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

I dieci giorni per la pace del Giappone che attende Papa Francesco

Il monumento alla pace di Hiroshima

Ci si aspetta che Papa Francesco farà una preghiera per la pace e per un mondo senza armi nucleari a Hiroshima e Nagasaki, durante il suo annunciato (ma non ancora ufficializzato) viaggio in Giappone. Intanto, come ogni anno, la Conferenza Episcopale Giapponese ha lanciato i suoi dieci giorni per la pace, tradizione che va avanti ormai da quasi 40 anni Iniziano il 6 agosto, giorno della bomba su Hiroshima, e terminano il 15 agosto.

Ovviamente, il messaggio dei vescovi nipponici fa riferimento anche alla visita di Papa Francesco e al lavoro diplomatico fatto dal Papa proprio per favorire un mondo ripulito dalle armi nucleari: dall’appoggio (con tanto di voto, cosa che la Santa Sede non fa mai in quanto non Paese membro) al Trattato sulla proibizione delle Armi Nucleari del 7 luglio 2017 al messaggio che Papa Francesco aveva inviato all’assemblea generale delle Nazioni Unite il 23 marzo, sottolineando che “le minacce nucleari non possono rispondere a tali questioni”. Anche parlando alla conferenza “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per il disarmo integrale”, che si è tenuta in Vaticano nel novembre 2017, Papa Francesco sottolineò che un mondo con le armi nucleari non è un mondo più sicuro.

Lo sanno bene in Giappone. L’arcivescovo Takami di Nagasaki è figlio di sopravvissuti alla bomba, sebbene con tante perdite famigliari. Sebbene spesso dimenticata, Nagasaki è la città più cattolica del Giappone, il luogo dove la fede cristiana rimase nonostante le persecuzione e gli anni del “silenzio” raccontati da Martin Scorsese. C’era, a Nagasaki, anche un monastero fondato da padre Massimiliano Kolbe, che rimase intatto. Mentre a Hiroshima si salvò una comunità di Gesuiti, devoti alla Madonna di Fatima.

Sono piccoli miracoli e storie che si incrociano, per il viaggio di Papa Francesco. La Conferenza Episcopale Giapponese ricorda che i “dieci giorni per la pace” sono la risposta all’appello lanciato da Giovanni Paolo II da Hiroshima il 25 febbraio 1981. Si attende un appello simile da Papa Francesco durante la visita.

“Con Papa Francesco – sostengono i presuli giapponesi – preghiamo con tutto il cuore il Dio della pace che possiamo costruire la pace essendo profondamente coinvolti nello sviluppo integrale, mentre tutti cerchiamo la realizzazione dell’abolizione delle armi nucleari”.

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