Oggi il cammino mariano della preghiera per la fine della pandemia ci porta in Giappone a Nagasaki, ai piedi di una immagine che ricorda la violenza della bomba atomica ma anche la testimonianza dei “cristiani nascosti” del Giappone, la Madonna di Nagasaki.
Il Parco del Memorale della pace di Hiroshima sorge proprio nel luogo in cui quel 6 agosto 1945 esplose la bomba atomica. Papa Francesco arriva al Memoriale intorno alle 18.40 ( 10.40 di Roma), lo aspettano circa 1300 persone tra fedeli, leader religiosi e vittime di quel terribile ordigno.
Ad Hiroshima, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, c’era una piccola comunità di otto gesuiti. Il loro presbiterio si trovava proprio sul raggio di devastazione della bomba atomica sganciata sulla città il 6 agosto 1945. Ma loro rimasero miracolosamente tutti illesi. E attribuirono il miracolo al fatto che vivevano ogni giorno il mistero di Fatima.
Hibakusha è un termine giapponese che significa “persona colpita dalla bomba”. Dallo sganciamento delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, è diventato un termine tristemente noto e sta ad indicare i sopravvissuti. Che non furono solo giapponesi. C’erano, infatti, molti coreani deportati in Giappone. Anche loro furono colpiti dalla bomba atomica. E alcuni di questi sopravvissuti potrebbero essere portati a Nagasaki.
Ci si aspetta che Papa Francesco farà una preghiera per la pace e per un mondo senza armi nucleari a Hiroshima e Nagasaki, durante il suo annunciato (ma non ancora ufficializzato) viaggio in Giappone. Intanto, come ogni anno, la Conferenza Episcopale Giapponese ha lanciato i suoi dieci giorni per la pace, tradizione che va avanti ormai da quasi 40 anni Iniziano il 6 agosto, giorno della bomba su Hiroshima, e terminano il 15 agosto.
C’era un cappellano a benedire la “squadra della morte” che sganciò la bomba atomica su Hiroshima il 6 agosto del 1945 e poi quella su Nagasaki il 9 agosto 1945. Quel cappellano si chiamava George Zabelka, ed era semplicemente il cappellano del Gruppo Composito 509, quello della bomba. Per anni è stato rincorso dal rimorso per aver benedetto quella spedizione che causò la morte immediata di 80 mila persone ad Hiroshima e 40 mila a Nagasaki.